Stonehenge è una delle meraviglie più conosciute dell’antichità. Molti da tempo si chiedono perché è stata costruita quest’opera così imponente, ma non c’è un accordo unanime sulla spiegazione che avrebbe portato allo scopo per cui il monumento fosse utilizzato. Tuttavia adesso arriva un chiarimento dagli esperti della Bournemouth University, che avanzano l’ipotesi secondo la quale Stonehenge corrisponderebbe ad un vero e proprio calendario solare.

Stonehenge è un calendario solare?

Le analisi recenti che sono state compiute su quest’opera dell’antichità suggerirebbero che la costruzione del monumento sarebbe avvenuta intorno al 2.500 a.C. I ricercatori hanno avuto la possibilità di comprendere come le pietre si trovassero già nella stessa zona in cui è stato realizzato il monumento.

Gli esperti hanno analizzato la costruzione e hanno fatto dei confronti con altri conosciuti calendari antichi. Per questo pensano che tutto l’intero complesso potrebbe essere visto come un calendario solare con una rappresentazione concreta dell’anno per contare i giorni, le settimane e i mesi nel loro succedersi.

Come potrebbe funzionare l’antico calendario solare di Stonehenge

Le spiegazioni sono arrivate dagli esperti anche per quanto riguarda il funzionamento del meccanismo dell’antico calendario solare rappresentato dal complesso monumentale di Stonehenge.

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A livello pratico ciascuna delle 30 pietre rappresenterebbe un giorno all’interno di un mese. I mesi erano divisi in tre settimane, ciascuna delle quali era composta di 10 giorni. Quindi, secondo i ricercatori, le pietre che si distinguono all’interno del cerchio segnano l’inizio di ogni settimana.

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A quanto pare chi ha costruito questo antico calendario è riuscito a far coincidere anche l’anno solare, interponendo un mese di cinque giorni e un giorno bisestile ogni quattro anni.

Il mese intercalare è rappresentato da cinque pietre al centro del sito. Questo mese particolare molto probabilmente sarebbe stato dedicato alle divinità del luogo in cui si trova il calendario.