Il mare della Costiera Amalfitana prende ma non sempre restituisce. Si è concluso senza alcun esito anche il quinto giorno di ricerche del corpo di Manuel Cientanni, il 29enne di Pontecagnano scomparso nelle acque di Cetara lo scorso 14 agosto.
I reparti speciali sommozzatori e nautici hanno lavorato per l’intera giornata ma del corpo del cuoco della Lega navale di Salerno nessuna traccia. Al molo Manfredi, base logistica delle operazioni, la madre è presenza costante e nella sua comprensibile disperazione spera almeno che il corpo di suo figlio venga ritrovato al più presto.
Quello occorso a Manuel Cientanni è solo l’ultimo incidente in mare avvenuto nelle acque della Divina. Il 29enne lunedì aveva noleggiato il gommone a Salerno insieme ai due amici, un 19enne originario del Marocco e un 33enne dell’Est europeo, il gommone, lungo sei metri e con motore da 40 cavalli, proprio dal capoluogo di provincia per godersi una giornata di relax.
I tre tra qualche tuffo in mare, sosta per un drink e qualche stories su instagram, stavano trascorrendo in allegri il loro tempo. Intorno alle 16.30, però, la persona al comando del gommone, probabilmente il più giovane dei tre, ha effettuato una brusca virata, e Cientanni, che stava usando il cellulare, è finito in mare. La tragedia si è consumata qualche secondo dopo quando il giovane alla guida del gommone avrebbe fatto una manovra errata, con l’intento di farlo risalire facilmente a bordo e non raggiungendolo di prua, ma colpendo il povero 29enne con l’elica del motore fuoribordo al tronco.
E’ stato subito evidente che l’impatto fosse stato tremendo, tanto che in pochi secondi il corpo del cuoco è stato avvolto da una chiazza rossa di sangue per poi inabissarsi. Inutile il tentativo di uno dei due amici di salvarlo tuffandosi in mare. A distanza di quattro giorni del corpo di Cientanni, nonostante il grande sforzo profuso dalla Guardia Costiera, dai Vigili del Fuoco e di tutti i reparti coinvolti, nessuna traccia.
La memoria corre veloce al 12 novembre del 2021 quando Natale Martorelli, 24enne di San Valentino Torio, si lanciò dalla strada nelle acque del fiordo di Furore. Il giovane aveva guidato l’auto di famiglia fino a raggiungere il paesino della Costiera Amalfitana e, come testimoniarono le immagini di alcune telecamere acquisite dai carabinieri, Martorelli si gettò nel vuoto facendo un volo di circa trenta metri. Seguirono settimane di ricerche intense non solo nelle acque della Divina. La task force impegnata nelle operazioni scandagliò anche il tratto di mare che dal golfo di Policastro porta alla costa di Maratea.
Un dispiego di forze importante da parte della Guardia Costiera e non solo, con i sommozzatori che perlustrarono il mare anche a centinaia di chilometri di distanza dal fiordo di Furore ma il corpo non fu mai trovato. Il mare della Costiera Amalfitana prende e non sempre restituisce si diceva. E’ quello che è accaduto anche alla povera Francesca Mansi che alla sua Costiera Amalfitana era molto legata. La 25enne si trovava nel bar in cui lavorava, quel maledetto 9 settembre del 2010, quando fu travolta dalla violenza del fango, a seguito dell’esondazione del torrente Dragone, che la trascinò via per sempre. Il corpo fu ritrovato da un sub ventiquattro giorni dopo alle Eolie, tra le isole di Lipari e Stromboli.
Col passare dei giorni la ricerca del corpo di Manuel Cientanni si fa sempre più complessa visto il sempre più ampio raggio d’azione che i sommozzatori devono coprire per le ricerche.