Il Mann di Napoli è pronto a rifarsi il look. A partire dall’11 febbraio partiranno infatti i lavori di restauro del museo che l’attuale direttore Giulierini ha promesso di consegnare del tutto riaperto nel 2020.
L’11 febbraio partirà un cantiere colossale: la facciata sarà ingabbiata da una grande impalcatura, con indicazione dei tempi certi di chiusura. Grazie ai fondi del Pon Cultura e sviluppo, che ammontano a 40 milioni di euro, verranno riallestite le aree museali al piano terra per la statuaria campana, verranno rifatti i tetti e il riordino dei depositi di Sing-Sing e delle Cavaiole, completato il Braccio nuovo con auditorium da 300 posti a sedere e ristorante.
L’idea è quella di collegare i sotterranei del Mann direttamente alla metropolitana, dove poter allestire anche punti vendita dedicati alle eccellenze artigianali ed enogastronomiche della Campania. Il sogno di Giulierini è quello di realizzare una completa pedonalizzazione dello spazio tra il museo e la galleria.
«Entro settembre allestiamo la sezione tecnologica pompeiana, il sogno di Amedeo Maiuri – racconta Giulierini, premiato come migliore direttore di museo nel 2018 da Artribune – in collaborazione con il Museo Galilei». Il 30 maggio apre la sezione Magna Grecia chiusa dal 1996, il 30 giugno la Preistoria.
Giulierini è entrato ormai nell’ultimo anno di mandato quadriennale, ma spera di essere riconfermato poiché ritiene che i lavori al Mann richiedano almeno otto anni.