Rocco Papaleo ha reso noti i dettagli della malattia che ha condizionato e in certo senso cambiato la sua vita. Scopriamo di cosa si tratta.

Il percorso artistico di Rocco Papaleo

Con il suo inconfondibile accento lucano e una comicità dirompente, Rocco Papaleo si è affermato come uno dei protagonisti più amati del cinema italiano. Eppure, dietro il sorriso e le battute che conquistano il pubblico, si cela una sfida personale che ha segnato la sua vita: una grave forma di miopia che lo accompagna sin dall’infanzia.

La rivelazione sulla malattia

In un’intervista rilasciata a Ok Salute, Rocco Papaleo ha parlato apertamente della sua patologia, raccontando con il consueto mix di ironia e profondità cosa significa convivere con una miopia così accentuata. “Fin da bambino sono miope, tanto miope: non ho ricordi molto nitidi del mondo. Credo di avere ereditato la miopia da mio padre: lui era alto, con meravigliosi occhi azzurri, io invece sono basso con gli occhi verde marcio e molto più miope di lui!”.

L’attore ha spiegato come questa condizione abbia influenzato la sua visione del mondo, spingendolo verso l’immaginazione e la poesia. “Non vederci bene è stata una grossa opportunità: mi ha permesso di sviluppare uno sguardo diverso, di usare l’immaginazione, di esprimermi con la poesia”.

Le difficoltà quotidiane

La miopia di Rocco Papaleo non è una semplice condizione visiva. Si tratta di una forma particolarmente grave, con un deficit di nove diottrie all’occhio destro e undici al sinistro. Nonostante l’uso costante di lenti, l’attore continua a lottare con le limitazioni visive.

“Da bambino dovevo incollarmi al televisore per riuscire a seguire un programma, e in prima elementare alla lavagna non vedevo niente. I miei genitori capirono che era necessaria una visita oculistica e da allora non mi sono più tolto le lenti”, ha raccontato.

Nonostante le difficoltà, Papaleo non ha mai permesso che questa condizione diventasse un complesso. “Per i compagni ero quattrocchi, ma nonostante le limitazioni e le prese in giro, non ho avuto veri complessi per questo motivo”.

La fantasia come risorsa

Uno degli aspetti più affascinanti della storia di Rocco Papaleo è il modo in cui ha trasformato la miopia in una risorsa creativa. L’attore ha spiegato che la sua immaginazione è nata proprio dall’incapacità di vedere chiaramente.

“Non vederci bene ha sviluppato la mia fantasia. Certo, qualche problema nasceva quando giocavo a pallone: da ragazzo ero un grande appassionato di calcio. Ovviamente giocavo senza occhiali e finché le partite erano soltanto di giorno riuscivo a cavarmela. Ma quando si è cominciato a giocare in notturna, non vedevo quasi niente e ho dovuto lasciar perdere”.

Questa difficoltà si è però trasformata in una forza: “La mia immaginazione mi ha permesso di sviluppare uno sguardo diverso sul mondo. Fin da piccolo ho usato gli occhiali della fantasia per supplire al mio difetto”.