Luca Barbareschi, famosissimo attore prima e conosciutissimo produttore poi, ha dovuto combattere con una terribile malattia.
L’epatite causata da un’intossicazione da farmaci
Luca Barbareschi, noto attore e regista teatrale e cinematografico, ha vissuto un periodo difficile a causa di una grave forma di epatite causata da un’intossicazione da farmaci. Questa condizione ha compromesso seriamente il suo fegato, costringendolo a sospendere temporaneamente il suo lavoro per dedicarsi alle cure necessarie.
Nel 2013, Barbareschi ha condiviso pubblicamente il motivo della sua pausa professionale, spiegando di aver trascurato i postumi di una broncopolmonite non curata adeguatamente l’anno precedente.
L’incidente in motorino e l’abuso di farmaci
L’abuso di farmaci è iniziato dopo un grave incidente in motorino, nel quale Barbareschi è stato travolto da un’automobile mentre attraversava un incrocio con il semaforo rosso. L’incidente gli ha causato la rottura di otto costole, della clavicola, uno pneumotorace, una miocardite e una broncopolmonite da impatto.
Nonostante le gravi lesioni, l’attore aveva l’obiettivo di tornare al lavoro il prima possibile e ha iniziato a prendere farmaci in modo eccessivo per guarire in fretta. In particolare, ha fatto uso di codeina, il cui abuso ha portato a un’epatite grave. I medici lo hanno obbligato a fermarsi e a seguire un trattamento curativo, senza alcuna altra opzione.
La carriera di Luca Barbareschi nel cinema e nella televisione
Durante la sua carriera, Luca Barbareschi ha avuto successo sia come attore che come regista nel campo del cinema e della televisione. Tra i suoi film più noti figurano “Da Corleone a Brooklyn”, “Cannibal Holocaust”, “Sogno di una notte d’estate”, “Impiegati”, “Inferno in diretta”, “Via Montenapoleone”, “Ti presento un’amica”, “Le cose cambiano”, “Obiettivo indiscreto”, “Il cielo è sempre più blu”, “Ardena”, “Il trasformista”, “Noi credevamo”, “Dolceroma”, “Buio nella balle”, “I veleni dei Gonzaga”, “La famiglia Ricordi”, “La tenda nera”, “Skylight”, “Giorni da Leone”, “Rivoglio i miei figli”, “Nebbie e delitti” e “L’aquila – grandi speranze”.