Filippo Bisciglia è il noto conduttore di Temptation Island. È nato a Roma nel 1977 e, dopo aver studiato alla scuola alberghiera, si è distinto soprattutto per uno sport che ha rappresentato per molto la sua passione. Infatti Bisciglia (forse non tutti lo sanno) si è dedicato per anni alla pratica del tennis a livello agonistico.
I suoi genitori hanno sempre supportato il figlio. La famiglia è stata sempre molto unita ed è composta da papà Piero, che faceva il rappresentante di abbigliamento, dalla mamma impiegata e una sorella che svolge la professione di ragioniere.
La carriera di Filippo Bisciglia
Già soltanto quando aveva 19 anni, Filippo Bisciglia viene scelto per uno spot pubblicitario molto importante di un’automobile. Ma la svolta vera e propria, per introdurre Filippo nel mondo dello spettacolo, arriva nel 2006, quando Bisciglia ha partecipato al Grande Fratello.
Era la seconda edizione del reality di Canale 5, che allora era condotto da Alessia Marcuzzi. Bisciglia arriva al secondo posto. Si distingue per il suo essere un po’ latin lover. Infatti mette fine al fidanzamento con Flora Canto per stare con un’altra concorrente del Grande Fratello, Simona Salvemini.
Dopo il Grande Fratello diventa testimonial di vari brand e poi nel 2007 lo vediamo alla conduzione del programma Stai sull’okkio, che va in onda su Mediaset Premium. Un altro aspetto meno conosciuto che riguarda la vita professionale di Filippo Bisciglia è il fatto che ha inciso anche un disco, dal titolo Sto parlando con te, prodotto dalla casa discografica di Eros Ramazzotti.
Ma Filippo è un talento a 360 gradi, infatti si dedica anche alla recitazione e lo abbiamo visto comparire in Un posto al sole e Distretto di polizia. Nel 2014 viene scelto per la conduzione di Temptation Island, un ruolo che gli dà tanta popolarità.
La malattia di cui ha sofferto Filippo Bisciglia
Quando era piccolo Filippo ha avuto una malattia rara che si chiama morbo di Parthes. Si tratta di una condizione infantile che colpisce soprattutto l’anca. È una patologia molto particolare, che è determinata dal fatto che l’apporto del sangue nella testa del femore viene interrotto temporaneamente.
È stato molto pericoloso per Filippo, che ha avuto parecchie difficoltà, perché fino a quando aveva tre anni viveva con il rischio della perdita delle gambe. Poi la famiglia ha dato il consenso per sottoporlo ad una terapia sperimentale che è riuscita a curare la malattia. In tutto questo la famiglia si è rafforzata ancora di più, specialmente quando la madre è stata colpita da una grave malattia, in cui un’altra volta è stato necessario il supporto di tutta la famiglia.