Questa sera andrà in onda su Canale 5 un film che vale la pena vedere e che racconta la storia della discriminazione razziale. La pellicola, dal titolo Il diritto di opporsi, è stata realizzata nel 2019.
Scopriamo qualche dettaglio in più sugli interpreti di questo film e sulla storia vera che, molto probabilmente, ha ispirato gli autori nel realizzare questo importante prodotto cinematografico.
Il diritto di opporsi: la trama del film
Siamo nel 1987 quando un boscaiolo afroamericano di nome Walter Mcmillian viene arrestato a causa dell’omicidio di una ragazza bianca. Bryan Stevenson, un giovane avvocato di Harvard, si reca dall’uomo per parlare della sua condizione.
Dovranno trascorrere alcuni mesi prima che la pena verrà portata a termine, ma sarà proprio in questo frangente di tempo che l’avvocato si renderà conto dell’enorme ingiustizie. Due anni dopo, Stephenson riesce a laurearsi e decide di aprire uno studio dove offrire assistenza gratuita a tutti coloro che non se la possono permettere.
La comunità non è molto propensa a questo studio di avvocati: pensa che questi abbiano come fine quello di difendere una persona che non viene ancora condannata a morte. Stephenson però, non abbandonerà il povero boscaiolo ma cercherà di raccogliere più testimonianze possibili.
Alcuni documenti porteranno alla luce la verità, facendo emergere come il boscaiolo di colore sia in realtà innocente. Al tempo stesso questo viene accusato di colpevolezza da persone bianche senza scrupoli. Il film è quindi davvero molto interessante e nonostante gli sviluppi, lascerà un sapore amaro nella bocca dei telespettatori.
Il diritto di opporsi è ispirato a una storia vera?
Molto spesso film di questo genere prendono come spunto fatti realmente accaduti. Non è di certo la prima volta che assistiamo a comportamenti di natura razziale. Ancora una volta ci troviamo dinanzi a una pellicola ispirata a una storia vera.
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Il film si spara alla testimonianza dell’avvocato Bryan Stevenson, il quale è diventato famoso per aver fondato l’Equal Justice Initiative e scritto il Just Mercy.
Nel suo libro si parla appunto di Walter Mc Millian, un uomo condannato per omicidio di cui l’avvocato si prende carico per decidere di rivelare al mondo la verità. Walter Mc Millian è nato nel 1947 ed era molto ben voluto dalla comunità locale.
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Un giorno è stato però accusato dell’omicidio di una giovane ragazza di nome Ronda Morrison. In un primo momento si era pensato di dare l’ergastolo all’uomo, ma eccessivamente questa penitenza si è tramutata nella condanna a morte. A distanza di tempo, si scopre che l’uomo era innocente e che la sua colpevolezza derivava da alcune false testimonianze di si era macchiato di questo crimine.
