Il lavoratori stagionali della Costiera Amalfitana sono pronti ad alzare la voce per chiedere lavoro e dignità. Il settore turistico è senza ombra di dubbio uno di quelli che maggiormente sta soffrendo l’emergenza sanitaria.

A più di un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19 ed alla vigilia di una nuova, incerta
stagione turistica i lavoratori stagionali chiedono a Regione e Governo di smetterla con le
mance e programmare, finalmente, una ripartenza seria che garantisca, a lungo termine,
dignità e sicurezza a tutto il comparto.

“Lo faremo sabato 10 aprile dalle ore 10 presidiando piazza Duomo ad Amalfi, per unire così la nostra voce a quella dei tanti lavoratori stagionali riuniti in contemporanea nelle piazze simbolo del turismo campano: Capri(Piazza Umberto I), Ischia (Forio – Piazzale
Giovanni Paolo II), Sorrento (Tasso). Con questa manifestazione, promossa da Abbac Campania, A N L S Campania, Comitato Dipendenti NCC, Comitato Air – Aziende NCC, Fia, Flaica Cub Regione Campania, provincia di Napoli, provincia di Salerno, Guide ed accompagnatori turistici, MCL Capri, in rappresentanza di lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo ed anche di tutte le categorie dell’indotto turistico rimaste parzialmente o completamente escluse da qualsiasi aiuto statale, vogliamo chiedere che la ripartenza del settore venga programmata partendo da alcuni punti imprescindibili:

  • decontribuzione per tutte le aziende del comparto, incluse quelle del trasporto turistico,
    senza limiti di età;
  • maggiore controllo delle condizioni contrattuali a cui gli stagionali sono, e presumibilmente saranno costretti, a lavorare anche quest’anno;
  • modifica del sistema degli ammortizzatori sociali, in modo da garantire dignità nei
    periodi di disoccupazione forzata;
  • inclusione dei lavoratori a tempo determinato (che in ogni caso dipendono dalla
    “stagionalità” del lavoro in luoghi votati quasi esclusivamente al turismo, come il nostro) nel sistema di aiuti statali;
  • sostegno sicuro e continuativo nei confronti di chi ha perso il lavoro;
  • protocolli di sicurezza chiari ed efficaci, che assicurino allo stesso modo lavoro e salute sia a gestori che dipendenti di strutture;
  • sostegno al settore dell’accoglienza extra alberghiera, finora escluso da aiuti;
  • inclusione rapida ed organizzata di tutti i lavoratori del comparto turistico negli elenchi
    prioritari per la somministrazione dei vaccini, appena saranno disponibili.

“Anche quest’anno il Covid-19 rischia di essere un alibi perfetto per imporre ai lavoratori
stagionali, già provati da un anno di sacrifici ed assenza delle Istituzioni, condizioni di
lavoro capestro. Anche quest’anno chi pagherà a caro prezzo le conseguenze della
pandemia e di scelte politiche sbagliate saranno proprio quelli che, grazie alla loro
professionalità, portano avanti il motore del Paese e della Campania: il turismo” dice
Stanislao Balzamo, rappresentante del movimento.