Il momento delle elezioni comunali è un appuntamento importante per gli elettori di una città. Si può esprimere la propria preferenza per il candidato che si preferisce e si ha la possibilità di compiere un’azione fondamentale per la comunità.
Cosa succede, però, se i candidati a sindaco presenti nelle elezioni comunali riescono ad ottenere lo stesso numero di voti? È di certo una situazione che si verifica con una bassa probabilità, ma è un’eventualità che può capitare. Come si rimedia in questi casi?
Le regole del ballottaggio in Italia
Sappiamo che nel nostro Paese le norme regolano le elezioni comunali in modo molto preciso. Ad esempio in Italia, nel caso in cui non si raggiunge una maggioranza assoluta, quindi la metà più uno dei voti, nelle località con più di 15mila abitanti è previsto il ballottaggio.
Si ritorna, quindi, a votare successivamente per stabilire chi tra i candidati che hanno preso più voti ha la possibilità di diventare il primo cittadino in via definitiva ed ufficiale.
In un Comune di piccole dimensioni, se i candidati presenti dovessero ottenere lo stesso numero di voti, sarebbe prevista sempre una nuova votazione. Si tratta di un’ipotesi, quella dello stesso numero di voti, davvero improbabile, ma non si può certamente escludere.
È quello che è successo in una piccola località del Perù. Il fatto che stiamo per raccontare è, infatti, successo a Corculla, una località nella regione di Ayacucho. Alle elezioni comunali si presentavano due candidati, Alfredo Baldarrago, del partito Libero Perù, e Lelis Dávalos, del Movimento Regionale per l’Acqua.
Il lancio della monetina
Ciò che è successo in questa località del Perù per noi sembra davvero incredibile. Infatti alle elezioni del 2 ottobre scorso si sono presentati a votare 240 cittadini, in un villaggio che conta 445 abitanti. Al termine delle votazioni, è stato riscontrato che sia Baldarrago che l’altro candidato avevano raggiunto 83 voti.
Un numero di preferenze identico, quindi, che necessitava di una soluzione. Per questo è stato deciso di fare qualcosa di molto particolare, il lancio di una monetina. Testa o croce, insomma, per decidere chi dei due candidati sarebbe diventato il primo cittadino di questa località.
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Il lancio della moneta è stato effettuato da un funzionario dell’Ufficio nazionale per i processi elettorali, un evento che è avvenuto ovviamente in diretta.
Nel nostro Paese sarebbe stata necessaria una nuova votazione, quindi, ma in Perù questo non è accaduto. E non è nemmeno la prima volta che questo accade in questo Paese. Infatti nel 2018, sempre in Perù, è successa una situazione simile nella città di Tibillo.