Manca pochissimo alla messa in onda televisiva di Harry Potter e la pietra filosofale, il primo capitolo della saga che narra la storia del giovane mago.

In molti si domandano se la pietra filosofale di cui tanto si parla nel film sia davvero esistita. Sembrerebbe che alcuni storici tra cui Carlo Pancaldi, affermino di essere certi della sua esistenza

Harry Potter: la pietra filosofale esiste davvero: ecco la verità

Nel primo capitolo, Harry Potter farà il suo ingresso ad Hogwarts, la scuola di magia che lo formerà per farlo diventare un grande mago.

Proprio nel viaggio verso la scuola, Harry insieme ad Agrid farà tappa alla banca dei maghi, la Gringott, per depositare un oggetto molto importante.

La pietra filosofale, fatta recapitare ai folletti dal professor Silente in persona. In questo momento il giovane mago avrà il suo primo contatto con la pietra ma solo in un secondo momento scoprirà le sue vere funzioni.

La pietra filosofale è stata realizzata dal alchimista francesce Nicholas Flamel. Essa ha un compito ben preciso, è capace di trasformare il metallo in oro e produrre un elisir che allunga la vita, rendendo immortale chi lo beve.

Proprio per questo motivo deve essere tenuto alla larga dai maghi oscuri che vogliono beneficiare dei suoi poteri.

Motivo per il quale Silente aveva inviato Agrid alla Gringott per rinchiuderla in un luogo sicuro.

La vera storia della pietra filosofale

Sembrerebbe che una sorta di pietra filosofale, sia stata rinvenuta all’inizio del XVII secolo, vicino Bologna.

A trovarla fu l’alchimista Vincenzo Casciarolo, la pietra aveva delle proprietà fino a quel momento sconosciute. Era capace di trattenere la luce. trasformandola quasi in oro.

In molti infatti all’epoca ipotizzarono che la pietra avesse delle proprietà magiche nascoste.

Non perdete questa sera alle 21:20, su Italia 1, il film Harry Potter e la pietra filosofale.