Questa sera, domenica 11 settembre, su Canale 5 verrà trasmesso il film Harriet, ispirato alla storia di una donna che si è battuta per la libertà americana.

La pellicola narra le vicende di Harriet Tubman, una donna afroamericana che fugge dalle condizioni di schiavitù, trasformandosi in una delle più grandi eroine d’America.

Harriet: la trama del film

La protagonista della vicenda è Harriet Tubman, nata Araminta Ross, ma nota a tutti con come Minty. La storia è ambientata nel Maryland nel 1840.

Pur essendo sposata con un uomo libero, John Tubman, Minty, sua madre e due sorelle sono ancora schiave nella fattoria di Gideon Brodess.

La donna ha altre due sorelle delle quali non ha notizie da diversi anni e che sono state vendute come schiave a un altro proprietario nel sud degli Stati Uniti.

Minty deve combattere quotidianamente con le convulsioni causate dalle difficili condizioni di schiavitù, oltre che da un trauma cranico subito da ragazzina.

Durante questi episodi la donna ha delle visioni, in cui vede se stessa mentre fugge dalla piantagione alla conquista della libertà.

Un giorno, superate le sue paure, riesce a fuggire e a raggiungere Philadelphia, dove incontra Marie Buchanon, figlia di uno schiavo diventato libero, e William Still.

Quest’ultimo è uno scrittore che lotta per l’abolizione della schiavitù delle persone di colore negli Stati Uniti del Sud. Minty decide di assumere una nuova identità, adottando il nome di sua madre e diventando Harriet Tubman.

Decide , dunque, di tornare e liberare la sua famiglia ancora in condizioni di schiavitù. Qui scopre che suo marito John, credendo che fosse morta, ha sposato un’altra donna.

Sfruttando la Ferrovia Sotterranea, una rete di strade e persone, si dedica all’organizzazione di molte missioni per liberare gli schiavi.

Presto circolerà la voce dell’esistenza di un nuovo Mosè che aiuta le persone più deboli e la sua posizione diventerà sempre più delicata.

Harriet Tubman è esistita realmente?

Il film Harriet, diretto da Kasi Lemmons, è ispirato alla storia di Harriet Tubman, una donna afroamericana realmente esistita.

Stiamo parlando di un’eroina che, verso la metà dell’Ottocento, liberò moltissime persone dalla schiavitù.

Nacque già schiava tra il 1820 e il 1822 e iniziò a lavorare sin da piccola, ma ben presto nel suo cuore prevalse un grande senso di giustizia.

Quando aveva più poco più di vent’anni sposò un uomo libero di nome John Tubman, ma continuò ad essere una schiava.

Nell 1849 riuscì a fuggire verso nord servendosi della cosiddetta ferrovia sotterranea: l’Underground Railroad. Questo era il nome in codice di una rete di strade e persone che aiutavano gli schiavi in fuga dalle angherie dei loro padroni.

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La donna, che abbandonò il nome di nascita, Araminta Ross, assumendo quello di Harriet Tubman, riuscì realizzare ben 13 incursioni.

Riuscì a liberare moltissimi schiavi e fu soprannominata dagli abolizionisti che l’aiutarono il Mosè degli Afroamericani.

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Il successo delle sue imprese le procurò una taglia di 40.000 dollari per chi la consegnasse viva o morta. Harriet Tubman fu la prima donna a guidare una spedizione armata nella Carolina del Sud, liberando 750 schiavi.

Durante la guerra di secessione lavorò come esploratrice, infermiera e spia accanto all’esercito nordista, riuscendo a sopravvivere ad un’epidemia di vaiolo.

Nel 1911 venne accolta povera e ormai malata in una casa di riposo che porta il suo nome e nel 1913 morì.