Continua a lavorare anche in un mese di Ottobre che è tornato negli ultimi giorni ad essere mite e clemente climaticamente lo chef del Gala Maris Gustavo Milione: la sua cucina a vista è affacciata sulla spiaggetta di Marina di Praia che in questi giorni decisamente tiepidi ancora pullula di turisti e visitatori intenti a scoprire uno degli anfratti più magici della Divina.

Uno spazio sospeso tra i contrafforti di roccia rassicuranti e al tempo stesso imponenti, proiettato sul mare ma senza essere pervaso completamente dai suoi flutti.

Milione

Quasi come una nassa che porta con sé una materia prima che, date le condizioni del mare ancora decisamente distanti dall’essere quelle del tardo autunno o invernali. Prodotti, quelli del mare, che come in ogni angolo autentico di Costiera che si rispetti, si legano, secondo la consolidata filosofia della volpe pescatrice, a quelli dell’orto.

In questi primissimi sprazzi d’autunno si inizia a spaziare su un paniere diverso ma non meno emozionante per chi può coglierne e valorizzare le sue differenti sfumature, rispetto a quello estivo.

E proprio su una nota fondamentale quale l’importanza della stagionalità lo chef di Corbara riflette, evidenziando come proprio questo suo orientamento a seguire gli equilibri della natura e dello scorrere del tempo, rappresenti un punto di forza proprio in una terra, come la Costiera, dove ciò potrebbe apparire scontato ma, nei fatti, spesso non lo è: “E’ stata una stagione altalenante, ma con mesi molto interessanti e pieni di lavoro: un periodo ricco di soddisfazioni ed anche nuovi orizzonti e punti di partenza. Anche se sta terminando il mese di ottobre è un mese per me interessante: i prodotti tipici di questo periodo, che apre le sue porte sul cuore dell’autunno ma che, per fortuna, è ancora molto mite, mi piacciono: ho impostato, quindi, il nuovo menù tra cime di rape, zucca e, verza. Provo a valorizzarle, unendole, ovviamente, ai prodotti del mare, utilizzando svariate tecniche, tra cui la fermentazione, che, insieme alla frollatura è quella che mi appassiona maggiormente”.