Anche Atrani diverrà la cornice per la presentazione della “Guida a centoventi locali della provincia di Salerno”, realizzata dalla giornalista specializzata in enogastronomia Annamaria Parlato, a cura di “Edizioni dell’Ippogrifo”.
La guida sarà presentata giovedì 15 settembre, a partire dalle 18.45, presso la “Casa della Cultura” di Atrani.
Discuterà con l’autrice Alfonso Bottone, direttore organizzativo di incostieraamalfitana.it; sarà, inoltre, presente anche il primo cittadino di Atrani Luciano De Rosa Laderchi per i consueti saluti istituzionali.
Il volume, che si propone di passare in rassegna i migliori locali nel settore del food presenti in provincia di Salerno, concede particolare attenzione alla Costiera Amalfitana, terra di origine dell’autrice, ed alle sue tipicità, ma senza dimenticare nessun’area del nostro territorio.
La guida è composta di centoventi schede, suddivise per aree della provincia di Salerno.
Per ogni locale, inoltre, vengono segnalati i contatti con numero di telefono e indirizzo, gli orari di chiusura e apertura, l’eventuale presenza di servizi aggiuntivi per la clientela, una breve descrizione in cui si sintetizzano peculiarità e pregi dell’attività, un sito culturale da visitare nei dintorni e infine il suggerimento di alcune specialità da degustare, corredati da un prezzo indicativo.
La guida è arricchita, inoltre, dalla prefazione del giornalista e scrittore salernitano Andrea Manzi, dall’inchiesta sulla pizza a cura di Silvia Siniscalchi, ordinario di Geografia presso l’Università di Salerno, e dall’approfondimento sulla pizza ammaccata cilentana di Maura Ciociano, avvocato e dottoranda di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II.
Nel corso della serata sarà possibile, inoltre, degustare i prodotti naturali dell’Azienda agricola Cuonc Cuonc di Minori.
«L’Unione Europea rivolge da anni lo sguardo all’identità dei paesaggi enogastronomici salernitani e campani, apprezzando i disciplinari di produzione locale e predisponendo, attraverso i marchi, un efficace orientamento per consumatori e turisti – commenta, nella prefazione, l’autrice della guida – Un segnale molto forte, questo, che ci ha consentito di legare la migliore ristorazione della provincia con le attività, soprattutto familiari e di piccole reti, tendenti alla difesa della genuinità dei cibi, grazie alla coltivazione, alla trasformazione e al consumo dei prodotti di una terra allineata ai dettami della Dieta Mediterranea e alla salubrità delle pietanze»
