Una storia a lieto fino per una donna che a 98 anni guarisce dal Covid e trova un buono fruttifero del 1986 che vale tantissimo.
Proseguiamo con i racconti dei ritrovamenti più clamorosi degli ultimi anni. La storia che vi proponiamo oggi si è verificata a Roma.
A raccontarla è stata il Corriere della Sera. Anche se risale a qualche mese fa vale sempre la pena raccontarla.
Guarisce dal Covid, 98enne trova buono postale del 1986 e diventa ricca
Maria G., una 98enne romana, si sottopone a tampone che risulta positivo. Fortunatamente l’anziana donna non presenta particolari sintomi.
I medici che la prendono in cura le consigliano di rimanere a casa insieme con la figlia nel quartiere Prenestino.
La signora riordinando la casa, poco prima del periodo natalizio, ritrova una vecchia macchina da cucire.
All’interno dello stesso trova un buono fruttifero del valore di 50 milioni di lire emesso da Poste Italiane il 13 gennaio del 1986.
Il marito, ufficiale dell’esercito in pensione, aveva deciso di investire in questa soluzione la sua liquidazione.
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Il buono ‘serie Q’, difatti, era stato un gesto d’attenzione del marito di Maria. Proprio all’inizio del 2021, insieme con la notizia della guarigione della signora arriva anche quella della validità del buono fruttifero.
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«Le Poste per quel buono fruttifero da 50 milioni di lire hanno previsto la restituzione di oltre 200 mila euro – spiega Luigi De Rossi, presidente di Giustitalia, al Corriere della Sera – ma si tratta di un calcolo sbagliato per difetto, in quanto sono stati applicati i tassi d’interesse che si sono succeduti negli anni e non quelli scritti sul retro. Per questo siamo intervenuti noi, dopo aver calcolato la cifra esatta, pari a quasi il doppio, 475 mila euro, con un ricorso per decreto ingiuntivo al giudice di pace».