Parte da oggi 20 gennaio l’obbligo di esibire il Green Pass base per accedere a tutte le attività commerciali che includono la cura della persona. A deciderlo il decreto covid entrato in vigore lo scorso 7 gennaio.

Tutti i non vaccinati, fino al 31 marzo (termine dello stato di emergenza) avranno una vita dura dovendosi sottoporre a tampone per entrare in numerose attività commerciali. Nessun problema, invece, per chi ha il Green Pass ottenuto con le vaccinazioni o per chi è guarito dal Covid da meno di sei mesi.

Green Pass base: dove è obbligatorio

Da oggi 20 gennaio scatta l’obbligo di esibire il green pass base se si va dal parrucchiere, dal barbiere o nei centri estetici. Questo significa che i non vaccinati dovranno sottoporsi a tampone negativo antigenico valido 48 ore o molecolare valido 72 ore.

Nessun problema per chi ha invece il Super Green Pass, ovvero quello ottenuto con due o tre dosi di vaccino o per chi è guarito dal Covid da meno di sei mesi. Le attività che si occupano della cura della persona dovranno verificare la validità delle certificazioni con l’app VerificaC19

Dal 1° febbraio il Green Pass servirà anche per accedere ai servizi bancari e finanziari, ai negozi e ai centri commerciali, agli uffici pubblici (Comuni, Province, Regioni) e ai servizi pubblici, ad esempio l’Inps e le Poste. Dal 15 febbraio scatta invece l’obbligo di Super Green Pass, ottenibile solo con la vaccinazione o con la guarigione dal Covid-19, per tutti gli over 50 per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati.

Il Governo è anche al lavoro per stilare una lista di negozi in cui si potrà accedere anche senza la certificazione verde. Oltre a supermercati e farmacie, si potrebbe entrare senza Green Pass anche negli ottici e i negozi per l’acquisto di pellet o legna per il riscaldamento.

Gli acquisti all’aperto come ad esempio nei mercati o nei distributori di benzina dovrebbero essere sempre consentiti, mentre potrebbe servire il pass per andare dal tabaccaio.