Il Green pass in Italia sarà necessario nei locali al chiuso. Questo è quanto trapela dal Governo insieme all’ipotesi che questo potrà entrare in vigore già dal 26 luglio.

Il provvedimento è inevitabile da parte del mondo scientifico. Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità, sentenziare come il documento che attesta il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione dal Covid sarà necessario per accedere non solo a concerti, grandi eventi e stadi, ma anche a cinema, teatri, piscine, palestre.

“A titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato” dice in una intervista a Repubblica Locatelli.

“Come ha documentato la Cabina di regia, l’età mediana dei nuovi contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso” spiega Locatelli. “Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali già individuati a Roma”.

Il mondo scientifico si aspetta, con la somministrazione dei vaccini, un tasso di letalità 10 volte inferiore rispetto a quando i vaccini non erano disponibili. L’età media dei contagiati si è abbassata sotto i 30 anni e nei giovani i casi di malattia grave e complicanze sono estremamente rari.

Concludiamo spiegando, in sintesi, che in settimana è atteso un nuovo decreto per consentire l’ingresso nei locali al chiuso solo a chi è provvisto di green pass; il green pass permetterà di non chiudere bar e ristoranti se dovessero tornare le zone gialle; potrebbero essere introdotte multe e sanzioni per chi viola le norme. Inoltre occorrerà presentarlo per utilizzare i mezzi di trasporto (a lunga percorrenza?), sarà obbligatorio per il personale scolastico secondo le ultime raccomandazioni che il Cts ha fatto al ministero dell’Istruzione.

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