Grande Fratello, quanti chili ha perso Rosy Chin: la verità

Rosy Chin nel corso della sua avventura al Grande Fratello ha raccontato della sua trasformazione e del percorso che ha affrontato.

Chi è Rosy Chin

Nata a Milano il 3 novembre 1985, Rosy ha origini cinesi e ha sempre cercato di far convivere le sue due culture, definendosi “troppo cinese per gli italiani e troppo italiana per i cinesi”. La chef ha raccontato che il suo vero cognome non è Chin, una rivelazione emersa durante il suo percorso al Grande Fratello.

Rapporto con il cibo

Rosy ha apertamente parlato del suo complicato rapporto con il cibo: “Ho sempre avuto un rapporto bruttissimo con il cibo. Ogni mio problema lo buttavo nel cibo. Ero completamente differente. Avevo 60 kg di rabbia, di responsabilità in più addosso”. Rosy ha successivamente intrapreso un percorso di trasformazione, considerando il cibo un alleato e pensando ai suoi bambini e al desiderio di insegnare loro quanto sia bella la vita.

Vita privata e familiare

Rosy è felicemente sposata e madre, con due figli da un precedente matrimonio. È cresciuta in una famiglia con una cultura molto forte e rigida, dove i genitori erano ristoratori e lei li aiutava nei ristoranti fin da bambina, mettendo da parte i giochi infantili per senso del dovere.

Rosy è molto attiva e seguita sui social media, dove condivide la sua passione per la cucina e le sue ricette, ed è possibile seguirla su piattaforme come Facebook, Instagram, YouTube, e TikTok. La sua carriera è piena di soddisfazioni, non solo come chef ma anche come food blogger e imprenditrice, collaborando con Giallo Zafferano e apparendo in diversi programmi televisivi, come “È sempre mezzogiorno” e la serie “The Ferragnez” su Prime Video.

Partecipazione al Grande Fratello

Nel 2023, Rosy ha deciso di partecipare al Grande Fratello, spinta dalla determinazione e dal desiderio di riscatto. La sua personalità ha conquistato il pubblico e gli autori del programma, ottenendo così l’opportunità di far parte del cast del reality show condotto da Alfonso Signorini.