La missione Artemis I sta destando particolare interesse in questo periodo, perché dovrebbe essere il punto di partenza per fare in modo che l’uomo ritorni sulla Luna. L’obiettivo in effetti è molto ambizioso, perché gli esperti assicurano che questa volta si vorrebbe realizzare una presenza stabile dell’uomo sul satellite naturale del nostro pianeta.
Poi tutto ciò potrebbe costituire il punto di partenza più importante, per fare in modo che si riesca a dirigersi anche su altri pianeti, come per esempio Marte. Ma cosa sappiamo sulle curiosità che riguardano la missione Artemis I? Vediamo di scoprirne di più a questo proposito.
Gli oggetti che viaggeranno sulla navicella spaziale
La NASA ha chiarito subito, riferendosi alle organizzazioni internazionali e ai partner commerciali, che per far viaggiare alcuni oggetti nello spazio attraverso la navicella spaziale deve essere presentata una richiesta scritta.
Infatti la missione di cui stiamo parlando non avrà equipaggio umano, ma ci sono alcuni oggetti molto interessanti, che hanno superato la selezione degli esperti. Per esempio saranno inseriti nella navicella delle bandiere, degli stemmi e degli adesivi.
Ma ci sono anche degli oggetti meno convenzionali, decisamente piuttosto strani, che potranno prendere parte alla missione Artemis I. Fra questi oggetti bisogna ricordare innanzitutto il pupazzo di Snoopy astronauta. L’idea è piuttosto simpatica, ma bisogna specificare che Snoopy non avrà soltanto il ruolo di mascotte, in quanto il pupazzo sarà utilizzato come indicatore visivo di gravità.
Fin dal passato il famoso protagonista del fumetto è legato alla NASA, a partire dagli anni ’60. Infatti già una volta la NASA ha chiesto a Schulz l’autorizzazione per utilizzare l’immagine del simpatico cane.
Gli altri oggetti che faranno parte della missione per la Luna
È stato definito un vero e proprio kit composto da oggetti che entreranno a far parte della navicella spaziale. Infatti, per esempio, potremo ritrovare anche dei semi d’albero. Si prevede che al ritorno della navicella questi semi saranno distribuiti alle scuole, in modo da poter essere utilizzati a scopo didattico.
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Ma non è la prima volta che si utilizzano semi d’albero portati nello spazio. Infatti anche durante la missione Apollo 14 erano stati caricati dei semi per poter esaminare gli effetti che la gravità spaziale ha sulle piante.
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Poi si è inserito nella missione anche il gruppo LEGO, perché l’azienda ha fornito delle iconiche figure gialle in modo che possano essere mandate nello spazio. Inoltre LEGO si è impegnata anche a realizzare un programma di lezioni che riguarda proprio questo argomento.