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Gli oceani saranno deserti entro il 2100: lo scenario è da non credere

Le profondità dell'oceano

Pixabay

Un recente studio ha lanciato l’allarme su quello che potrebbe essere uno scenario incredibile che si presenterà entro il 2100 negli oceani. Infatti ci sono molti fenomeni di cui spesso non abbiamo consapevolezza, ma l’inquinamento e i mutamenti climatici potrebbero causare l’estinzione di tutti i microrganismi marini entro la fine di questo secolo.

Lo scenario che viene prospettato è davvero terribile, perché ci sono molti fattori che minacciano la biodiversità marina. Lo studio riflette su come il 90% delle specie marine potrebbe arrivare all’estinzione nel corso di qualche anno e su come potremmo cercare di rimediare per evitare questa situazione molto particolare.

Quali sono le cause che minacciano la biodiversità marina

Secondo una ricerca, il mare è davvero in pericolo, così come la vita delle specie che abitano nelle acque. Ad essere i principali imputati sono l’inquinamento causato dall’uomo e i cambiamenti climatici, due elementi che sono irrimediabilmente legati reciprocamente.

Infatti i gas serra, ma anche l’anidride carbonica prodotta in quantità enorme, non hanno come diretta conseguenza soltanto l’aumento della temperatura atmosferica, ma potrebbero causare un cambiamento importante anche nel senso dell’acidificare le acque.

Molte specie, proprio a causa di questi fattori, potrebbero scomparire. Infatti i ricercatori hanno preso in considerazione 25.000 specie marine, ma non soltanto pesci, ma anche batteri e protozoi, oltre che le piante, e hanno visto quali sono le loro condizioni legate alla situazione del clima e dell’ambiente.

Lo scenario è davvero particolare, perché il 90% di queste specie marine, come abbiamo detto, è fortemente minacciato. La temperatura atmosferica globale potrebbe aumentare anche di un intervallo compreso tra 3 e 5 °C e questo potrebbe annientare tutte le specie marine rendendo deserti gli oceani entro il 2100.

Cosa fare per rimediare a conservare le specie marine

Gli scienziati sono tutti d’accordo, comunque, sul fatto che esisterebbero dei rimedi per riuscire a rendere meno preoccupante questa situazione e conservare le specie che vivono nelle acque.

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Innanzitutto si dovrebbe cercare di ridurre l’aumento delle temperature globali, mantenendole nell’ambito di un aumento soltanto di 2 °C, così come stabilito dagli accordi internazionali sul clima.

È stato provato, secondo gli esperti, che la riduzione delle emissioni nocive ridurrebbe il rischio di estinzione per più del 98% delle specie. Inoltre sarebbe fondamentale ridurre gli inquinanti per migliorare la stabilità degli ecosistemi, specialmente quelli più vulnerabili.

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Tra i principali inquinanti indicati c’è la plastica, che costituisce un grande pericolo proprio per la conservazione delle specie che abitano gli oceani.

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