Canale 5 ha lanciato la sua serie televisiva: Giustizia per tutti. Il protagonista è Raoul Bova che, in questo mese, sta facendo incetta di visibilità. Tra Don Matteo sulla Rai e Giustizia per tutti, della Mediaset, il bell’attore italiano è all’apice del successo.

In coppia con la compagna di sua vita Rocìo Munoz Morales, si è aperta un avvincente trama con tema di “malagiustizia”. Un uomo innocente si ritrova a scontare una pena di 10 anni per l’omicidio della moglie. Il processo è stato pieno di pecche e il risultato è quello di aver mandato in galera un innocente.

Qualcuno agisce nell’ombra

Riallacciamoci a quello che è successo nella scorsa puntata e parliamo di cosa accadrà nell’ultima. Roberto, Raoul Bova, prima fotografo con una carriera di successo, si ritrova ad essere coinvolto nell’assassino della moglie Beatrice. Scopre il cadavere. In men che non si dica, durante le investigazioni, le indagini vertono su di lui e viene accusato di omicidio. Finito in galera, da dove continua a dichiarare la sua innocenza, si laurea e diventa avvocato.

Dopo aver scontato la pena ha due obiettivi. Il primo è quello di riallacciare il rapporto con la figlia. Quest’ultima ora ha 19 anni ed è molto fredda con il padre. Inoltre vuole riallacciare il rapporto con la sorella gemella di sua moglie, che sembra sapere più di quel che dichiara. Il secondo obiettivo è scoprire il vero assassino

Ad aiutare Roberto c’è un’altra donna, Victoria, Rocìo Munoz Morales, che dopo una certa diffidenza, aiuta Roberto nelle investigazioni per riaprire il caso. Già dalle prime indagini e dai verbali delle investigazioni, oltre che del processo, sono palesi delle incongruenze.

Si sparge la voce che Roberto ha intenzione di far riaprire il caso ed è qui che si scopre che qualcuno non vuole assolutamente che si parli della vicenda. Minacce velate, sparizione di documenti e confessioni con colpo di scena. Questo è quello che accadrà nell’ultima puntata di Giustizia per tutti.

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Il rapporto con la figlia e…

Dopo anni ed anni in cui Roberto non fa avuto più contatti con la figlia, cerca di riallacciare il legame in modo paziente. La giovane è cresciuta con la zia, che è poi la sorella gemella della madre. Però c’è stata una sorta di manipolazione della ragazza, nel senso che lei è cresciuta nella convinzione che il padre fosse colpevole.

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Proprio la ragazza, che ora ha 19 anni, ricorda quel che è successo il giorno dell’assassino di Beatrice. Dunque inizia a capire che il padre è innocente, ma c’è il colpo di scena su quello che è accaduto realmente. Una puntata imperdibile di Giustizia per tutti.