Decine di manifestanti al bivio per Positano per alzare l’attenzione sul dramma viabilità in Costiera Amalfitana. Quest’oggi sono state diverse le contestazioni della cittadinanza attiva per lanciare un messaggio importante su tema sicurezza. I dettagli.

Da Ravello a Positano la Costiera si mobilita. Non si può dimenticare quanto accaduto qualche giorno fa a Nicola Fusco. Un giovane di appena 30 anni precipitato con il bus dell’azienda di famiglia a Ravello. Mentre la giustizia farò il suo corso, in attesa di conoscere l’esatta dinamica, la comunità si è stretta attorno al dolore della famiglia, straziata dalla perdita di un figlio che, ben presto, è diventato di tutti. Da Vietri a Positano.

Proprio nella Città verticale, in questi minuti, è in corso la protesta dei manifestanti. Presente il gruppo del forum dei giovani di Agerola, che ha voluto esprimere tutto il proprio dissenso in merito a come la politica sta affrontando le problematiche e i temi caldi. Quelli che riguardano, in particolare, la viabilità.

Già alle prime ore del mattino l’Associazione per la Tutela delle vittime della strada ha esposto diversi striscioni nei passi del percorso. Su iniziativa dell’associazione guidata da Salvatore Gagliano, sono stati affissi manifesti a Vettica Maggiore di Praiano, lungo la statale 163 Amalfitana. Anche il tratto praianese, infatti, sarà attraversato dal Giro d’Italia: gli striscioni porteranno il logo dell’associazione, a segnalare l’impegno per la sicurezza stradale da parte della realtà associativa nata in seguito ad un grave incidente, anch’esso mortale, verificatosi a Praiano alla fine dello scorso anno. Leggi qui l’approfondimento.

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Sul tema, infatti, la comunità della Costiera ha voluto mostrare il dissenso nei confronti della mancanza di tutela per chi, quotidianamente, viaggia sulle arterie delle cittadine della Divina.

Nei prossimi minuti il Giro passerà proprio nel luogo dell’incidente, quello dove ha perso la vita il giovane agerolese Nicola Fusco. Sulla tragedia si è espressa anche Antonella Marchese. Queste le parole della consigliera di minoranza a Furore.

È inaccettabile che si possa concludere la propria esistenza per l’incuria del territorio. Non ce ne capacitiamo.

È altrettanto inaccettabile che nello stesso tratto di strada – ripristinato alla meglio e in tempi record- transitino, a distanza di pochi giorni dalla tragedia, i partecipanti di una manifestazione che dovrebbe portare giubilo e orgoglio per quello che rappresenta.

Terribile è il “far finta di niente”, insopportabile è l’immagine di un’apparente normalità.

Oggi, anche a nome del mio gruppo politico, ritengo sia doveroso dire che non modificare il percorso del Giro d’Italia è stato una imperdonabile mancanza di rispetto per chi ha perso un figlio, un parente, un fidanzato, un amico. Dopodiché ai posteri ogni ardua sentenza”.

Per i Nicola che ci sono già stati e che non dovranno esserci, mi unisco a questo moto dii protesta e rivendico insieme a loro il diritto al rispetto di un lutto collettivo e di futuro degno di un paese veramente civile“, chiosa Marchese.

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