Da una settimana non si effettuano visite ginecologiche all’ambulatorio Asl di Castiglione rimasto scoperto per effetto del raggiungimento del limite di età dello specialista in servizio.
Come scrive “Il Mattino” in un articolo a firma di Mario Amodio, forti sono i disagi che stanno vivendo molte donne della Costiera che si rivolgevano al presidio ravellese per consulti specialistici ed ecografie oltre che per i servizi di medicina legale, e che oggi sono costrette a raggiungere Cava dei Tirreni o Vietri sul Mare con gravi disagi.
Disservizi, questi ultimi, che cozzano, pur volendo attenersi alla logica aziendale sulla base della quale da oltre trent’anni è organizzata la sanità pubblica.
Infatti, l’Unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi, oltre ad essere uno dei fiori all’occhiello del plesso sanitario di Castiglione di Ravello, produce circa 4.000 prestazioni l’anno essendo un punto di riferimento per la maggior parte della popolazione femminile del territorio.
La vicenda
Il dottor Alfonso Pepe, storico ginecologo dell’ambulatorio, aveva chiesto da almeno sei mesi il prolungamento dell’attività oltre il limite pensionabile. Almeno per altri due anni così come prevede la legge. Una istanza però che, come si legge, inoltre, nell’articolo de “Il Mattino”, non avrebbe trovato al momento ancora una risposta sia dalla direzione generale che dalla direzione sanitaria del distretto 63 Asl Salerno nonchè dal comitato zonale degli specialisti ambulatoriali.
E così dal 19 ottobre scorso l’unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi si è ritrovata senza specialista e ha dovuto troncare l’attività ambulatoriale.
L’unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi è ora affidata alla sola ultratrentennale competenza delle ostetriche in servizio a Castiglione che continuano a erogare altri servizi come tracciati e pap test.
Il problema resta però per le donne con richieste ginecologiche: per loro occorre necessariamente un ginecologo e al momento non resta che rivolgersi a Cava dei Tirreni. Almeno fin quando non verrà trovata una soluzione.
Eppure sono tante le donne, tra nonne, mamme, giovani e bambine che usufruiscono dei servizi dell’unità operativa che nel marzo del 2019 registrò persino la nascita di un bimbo di 2 chili e 770 grammi. Un evento eccezionale che non accadeva da dieci anni. Infatti all’epoca erano almeno due lustri che non si registrava un parto in Costiera Amalfitana.
