Il caso Vittorio Senatore va archiviato. Il sostituto procuratore ha depositato nei giorni scorsi davanti al gip la richiesta. Impossibile fare chiarezza sulla morte dell’allora 16enne sulla strada che collega Salerno a Cava de’ Tirreni. Nel settembre scorso il caso fu riaperto: tre indagati.
Un caso destinato a restare irrisolto. Parliamo della scomparsa, avvenuta il 15 settembre del 2019, di Vittorio Senatore. Il minorenne originario di Cetara – all’epoca appena 16enne – vittima di un indecifrabile incidente in scooter che, da quel giorno, ha macchiato di sangue via Croce, l’arteria che unisce Salerno a Vietri sul Mare e alla città metelliana.
Il sostituto procuratore della Repubblica presso il foro per i minorenni di Salerno, titolare dell’inchiesta su due – minorenni all’epoca dei fatti – dei tre indagati con l’ipotesi di omicidio stradale, ha depositato davanti al gip la richiesta d’archiviazione.
Non è possibile, con i testi e i documenti raccolti negli anni, fare maggior chiarezza su quella morte.
IL SINISTRO – Il 16enne sarebbe morto a causa delle gravi lesioni interne provocate dallo scivolamento sull’asfalto. La famiglia, insieme al legale, non è mai stata convinta di questa tesi. La tipologia di ferite rimediate dal ragazzo – scoppio del fegato, distacco del rene e alcune fratture costali – potevano essere state causate dal peso di uno pneumatico sull’addome.
Vittorio sarebbe stato schiacciato dalla ruota di un altro mezzo, probabilmente uno scooter. Quello, secondo il legale della famiglia, guidato da altri due amici, che quella notte erano con lui. I genitori di Vittorio lamentarono anche l’atteggiamento omertoso di alcuni degli amici, la scomparsa della maglietta indossata il giorno dell’incidente e il mancato svolgimento dell’esame autoptico. I due che guidavano l’altro scooter sono indagati per omicidio stradale, il ragazzo che era insieme alla vittima di favoreggiamento.