In queste settimane la Costiera Amalfitana ha vissuto un dibattito crescente in merito alla costruzione della Galleria Maiori-Minori, osteggiata da una parte rilevante della popolazione, ma fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale di Minori e dalla Regione Campania.
Pomo della discordia, oltre agli aspetti finanziari ed al rapporto costi-benefici dell’intervento, la fragilità idrogeologica di un territorio, che, in quanto tale, deve necessariamente essere tutelato e difeso, prima di tutto per garantire la piena sicurezza della popolazione.
In occasione del congresso di Forza Italia (qui) i dettagli, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il vicecoordinatore del partito Mormile, già consigliere provinciale e tra i principali oppositori al progetto della galleria, ed il sottosegretario alle infrastrutture Ferrante, che ha curato il dossier sulla Ztl in Costa d’Amalfi, nel corso dei lavori è tornato ad essere oggetto di dibattito un progetto che, nel corso degli ultimi due decenni, è stato attenzionato in più occasioni.
E se la soluzione fosse la galleria Tramonti-Cava de’ Tirreni? Parliamo di un progetto datato 2002 e che è stato inserito anche nel PUT (Piano Urbanistico Territoriale) della Regione Campania.
Un intervento senz’altro di grande portata, quest’ultimo, che consentirebbe a tutta i residenti della Costiera Amalfitana di giungere nella città metelliana in pochi minuti. La galleria sarebbe lunga circa 7 chilometri e porterebbe innegabili vantaggi:
- Diminuire sensibilmente il traffico sulla strada statale 163 fino a Maiori, siccome i mezzi da e per Salerno potrebbero utilizzare il percorso alternativo.
- Consentirebbe un serio intervento di messa in sicurezza delle varie zone interessate da frane e smottamenti, sarebbero decine e richiederebbero inevitabilmente diversi anni per essere completati.
- Comporterebbe maggior sicurezza per gli automobilisti visto il pericolo che tutti corriamo percorrendo la statale 163.
- Consentire lavori di messa in sicurezza e di ripristino della carreggiata sulla strada che collega il Valico di Chiunzi e Corbara. In occasioni pregresse – si pensi alle frane del dicembre del 2019 ma anche alla chiusura dell’agosto 2023 dopo l’incendio a Capo d’Orso – la bistrattata Sp2 è stato l’unico sbocco per l’intera Costiera Amalfitana che altrimenti sarebbe rimasta completamente isolata.
- Darebbe la possibilità alla Costiera Amalfitana di fare un salto di qualità a livello organizzativo con la possibilità di cambiare, in prospettiva, anche le modalità di accoglienza dei turisti.
- Ovviamente anche la riduzione delle distanze tra Tramonti e la Costiera Amalfitana e Salerno sarebbe un risultato importante. Il capoluogo di provincia (e quello di regione) sarebbero raggiungibile in una manciata di minuti, così come l’ingresso autostradale.
E’ quanto mai opportuno che si parli in questo periodo di eventuali alternative alla statale 163 prima che i fari dell’opinioni pubblica si spengano. E’ sotto gli occhi di tutti che quella che era stata concepita come una mulattiera non possa sostenere il flusso di mezzi ai quali è sottoposta oggigiorno: non a caso, la Zona a Traffico Limitato territoriale potrebbe rappresentare una valida soluzione, nelle more di un ulteriore intervento. Che, anche in questo caso, dovrebbe essere corredato da importanti studi geognostici ex-ante per valutarne la piena fattibilità.
