“Esprimiamo forte contrarietà verso il progetto della “galleria miracolosa” che secondo alcuni dovrebbe “salvare” la Costiera Amalfitana“. Anche Sinistra Italiana, in una nota a firma della neosegretaria provinciale Tina Santulli e di Paolo Napolitano, coordinatore provinciale del partito e responsabile del settore Ambiente, si schiera contro la costruzione del traforo tra Maiori e Minori, entrando nel dibattito che, nel corso delle ultime settimane, è tornato particolarmente vivo in seguito all’avvio delle indagini geognostiche finalizzate alla verifica della fattibilità dell’opera.
Non solo il progetto in sé, secondo sarebbe “fortemente dannoso” per gli abitanti di Minori e Maiori (zone ad elevato rischio idrogeologico) ma è diventato ormai “la grande distrazione di massa per la Costiera Amalfitana“, territorio che ad oggi necessita di “interventi di altra natura“.
“La politica non è nascondere la polvere sotto al tappeto. Dinanzi al dissesto idrogeologico, il sovraffollamento turistico e una mobilità smantellata si pensa di risolvere tutti i problemi con una grande opera non soltanto inutile, ma altamente dannosa per il territorio e il suo ambiente – hanno aggiunto i dirigenti provinciali del partito progressista – Siamo vicini alle proteste portate avanti da chi sul territorio si è già organizzato in un comitato contrario a questa operazione“.
Santulli e Napolitano sostengono, inoltre, che siano inadeguate le modalità di pianificazione degli investimenti necessari alla realizzazione dell’opera: “Riteniamo, inoltre, che l’unica garanzia e intenzione di chiarimento sulla natura dei lavori non possa essere un’affermazione pubblica dei promotori, perchè è anche così che viene a mancare il dialogo democratico, che dovrebbe invece essere pratica comune nella pianificazione di investimenti di questo tipo“.
I dirigenti di Sinistra Italiana ritengono, inoltre, sia stato errato non coinvolgere la popolazione in un confronto ex ante rispetto allo sviluppo del progetto: “Non può esserci progettazione positiva per la Costiera Amalfitana senza coinvolgere i suoi stessi abitanti e senza tener conto dell’espressione del volere comune dei suoi cittadini, già espresso con la voce di un
comitato con il quale è fondamentale un confronto diretto“.
Una scelta “scellerata”, dunque, quella della costruzione della Galleria secondo Santulli e Napolitano, che ritengono sia necessario maggior impegno da parte delle istituzioni, a cominciare da priorità fondamentali per il territorio, dal al dissesto idrogeologico, alla valorizzazione del suo patrimonio storico-artistico, alla mobilità sostenibile: “Gli interventi di cui la Costiera Amalfitana ha bisogno non sono quelli che mettono a rischio frana e alluvioni più di 800 famiglie, come sottolinea Legambiente, ma azioni rivolte alla messa in sicurezza del territorio e del suo patrimonio naturale e culturale, partendo dagli istituti scolastici mancanti dei certificati di agibilità, da una gestione sana del turismo stagionale, da un investimento sostanziale nella mobilità che permetta alle centinaia di lavoratori e studenti di spostarsi quotidianamente“.