La segnalazione alla Procura della Repubblica da parte di tre cittadini minoresi sull’esistenza di “cavità naturali“ non note e di presunti “allagamenti” riaccende il dibattito sul progetto della costruenda galleria tra Minori e Maiori. A chiedere maggiori controlli sul progetto sono stati Italia Nostra ed il Club per l’Unesco di Amalfi.
Le due organizzazioni, infatti, hanno condiviso le preoccupazioni dei cittadini dell’Antica Rheginna Minor, autori dell’esposto alla Procura, in cui hanno denunciato (il 10 novembre scorso, ndr) il verificarsi di “una serie di allagamenti in alcune abitazioni, dove sgorgava acqua, nonché il cedimento di alcuni terrazzamenti, prossimi al punto delle operazioni di trivellazione a seguito di alcune perforazioni di verifica e dello studio di fattibilità dell’opera, precisamente in località Torre, in prossimità della Chiesetta di San Michele”.
Episodi, questi ultimi, che destano forti allarmi ad Italia Nostra e Club Unesco, e che spingono a chiedere ogni tipo di accertamento, vigilanza e controllo a tutela del territorio e della salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità in merito alla realizzazione della variante in galleria in località Mezzacapo.
“Abbiamo sempre contrastato il progetto, pericoloso – ha dichiarato Massimo Maresca, presidente Italia Nostra Campania – e sostanzialmente inutile per il decongestionamento della Costiera, e, cosa gravissima, approvato con una variante illegittima della pianificazione paesaggistica e urbanistica dell’area”.
In più occasioni la posizione espressa dalle presenti associazioni è stata, infatti, di disaccordo sull’ipotesi di modifiche da apportare alla conformazione della Strada Statale 163. Anche in questa occasione si ribadisce la contrarietà all’intero progetto Anas della galleria Maiori-Minori, che, secondo le organizzazioni scriventi, il solo scopo di superare la strettoia della cosiddetta “curva Mezzacapo”.
Ben diversa, invece, la visione dell’amministrazione minorese, che è particolarmente favorevole al progetto considerandolo fondamentale pr la valorizzazione dell’intero tratto di costa compreso tra i due comuni, favorendo la pedonalizzazione e la fruibilità da parte di cittadini e turisti, dell’area.
Troppo alto, però, il prezzo da pagare, secondo le organizzazioni ambientaliste in termini di alterazioni geologiche dei costoni.
A destare preoccupazione, inoltre, anche le condizioni ed, in particolare, le peculiarità geologiche della Grotta dell’Annunziata, recentemente sottoposta a sgombero e revoca della concessione demaniale nei confronti della società che fino alla scorsa primavera vi gestiva un’attività di parcheggio e rimessaggio.
“Si ribadisce anche un’altra preoccupazione – hanno proseguito, infatti, i membri del Consiglio Regionale di Italia Nostra e del Club per l’Unesco di Amalfi – l’intervento potrebbe mettere a rischio non solo la pubblica incolumità di un’intera area – come alcuni residenti hanno denunciato nell’esposto – ma anche l’integrità del complesso della Grotta dell’Annunziata, uno dei siti rupestri più interessanti della Costiera amalfitana, caratterizzata dalla presenza dei resti dell’antica chiesa dell’Annunziata, su una delle cui absidi risalta ancora, per quanto malridotto, un dipinto risalente al 1400 circa che si vuole rappresenti la prima documentazione iconografica della coltivazione di agrumi in Costiera“.
Preoccupazione, quest’ultima, che incombe non soltanto sulle condizioni della Grotta dell’Annunziata, ma anche della situazione delle aree limitrofe, che pure presentano alcune caratteristiche geologiche degne di attenzione.
“Nello stesso luogo ugualmente interessante è l’esistenza di un singolare laghetto d’acqua dolce situato al centro di un’ampia caverna – ha proseguito la nota – Per tali motivi la grotta risulta sottoposta a vincolo monumentale ai sensi della legge 1089 del 1939 con decreto ministeriale del 9/01/1990.Secondo alcuni tecnici, inoltre, la natura della roccia soprastante e circostante gli imbocchi renderebbe necessaria la creazione di un’adeguata protezione contro il pericolo di distacco di massi con conseguente necessaria creazione di un “tubo” di ingresso di notevole impatto sulla veduta d’insieme di questi caratteristici scorci del paesaggio della Costa d’Amalfi“.
Notevole alterazione, inoltre, secondo gli scriventi, la subirebbe, poi, anche lo stesso Lungomare di Minori: “Come risulta dal progetto di fattibilità, verrebbe “tagliato” dalla bretella di raccordo con la creazione di aree pedonali isolate tra di loro. Così come avviene in altri luoghi che valorizzano appieno la propria identità, riteniamo che in Costiera amalfitana la circolazione stradale debba adeguarsi all’ambiente unico e prezioso che caratterizza questo lembo di costa campano. È importante ricordare che la Costiera amalfitana è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sottolineando ulteriormente la sua eccezionale importanza e unicità“.
Il Natale a Tramonti entra nel vivo con due appuntamenti pensati per grandi e piccoli, capaci di…
Un segno zodiacale vivrà un Natale complesso, segnato da un distacco importante. Le stelle suggeriscono…
La calistenia conquista sempre più italiani grazie a esercizi a corpo libero, app digitali e…
Torna per la XVI edizione il Premio artistico-letterario "Città di Tramonti - Tagliafierro", dedicato alla memoria di Pietro Tagliafierro,…
Con l’inverno aumentano i rischi di muffe e cattivi odori in casa: il fisico Vincenzo…
Tramonti si prepara a vivere un momento magico: martedì 23 dicembre, a partire dalle ore 17:00,…