Gagliano: “Si intervenga sulle nostre strade per non far scoppiare la Costiera” / L’intervista

Più attenzione delle istituzioni competenti sulla Strada Statale 163 Amalfitana e sulle sue diramazioni per migliorare le condizioni della sicurezza stradale sul territorio. E’ quanto continua a chiedere Salvatore Gagliano, presidente dell’Associazione per la Tutela della Vittime della Strada in Costa d’Amalfi.

Velleitaria l’ipotesi di numero chiuso, le istituzioni locali puntano sulla Ztl territoriale per arginare i flussi di traffico: per l’ex consigliere regionale, tuttavia, occorre fare presto per trovare una soluzione adeguata al problema ormai divenuto invalidante, facendo leva su manutenzione e dispositivi di restrizione del traffico nei giorni clou. Senza dimenticare, poi, i flussi via mare, che pure sono considerevoli.

In Costiera la situazione della sicurezza stradale è purtroppo precaria

“Parlare di sicurezza stradale è sempre fondamentale, Maria Rosaria Vitiello ed Alfonso Bottone a Praiano qualche giorno fa ci hanno ricordato l’importanza di attenzionare il problema per far sì che le nostre istanze siano recepite. In Costiera Amalfitana non possiamo che appellarci all’Anas che è responsabile della SS 163 Amalfitana, oltre che alla Provincia che è competente sulle diramazioni. Ho l’impressione che interventi seri non ne siano stati fatti negli ultimi anni: l’unica opera degna di rilievo fu compiuta nel 1991 tra Positano e Praiano, dopodichè, più nulla è stato fatto per quest’arteria“.

In più occasioni si è evidenziato che i muretti di contenimento rappresentano, probabilmente, l’elemento più pericoloso nella situazione della viabilità locale.

“Sono ormai sempre più bassi, in alcuni punti arrivano, addirittura, a misurare appena 35 centimetri. Questo accade in quanto ogni volta che si procede a compiere una nuova stesura dell’asfalto viene sovrapposta a quella precedente. E questo, ovviamente, va a discapito della sicurezza complessiva della strada“.

Il traffico in eccesso è certamente legato anche al fenomeno dell’overtourism: si parla di Ztl territoriale e più volte è stato evocato anche il numero chiuso per la Costiera.

“Io credo che la situazione sia piuttosto complessa e che nessuno abbia la bacchetta magica per poter risolvere il problema nel suo complesso. Fare attenzione su questo potrebbe essere importante anche per gestire la situazione degli arrivi via mare, specie ad Amalfi e Positano, che sono due realtà in cui certamente andrebbe fatto qualcosa per contenere i grandi flussi di visitatori. I sindaci del luogo certamente conoscono bene la situazione e sanno come agire per proporre soluzioni adeguate. Ma, il problema è grande: il rischio è quello di vanificare in futuro le presenze straniere in modo così massiccio“.

Perchè?

“Molti turisti si recano ad Amalfi e Positano senza avere la possibilità di parcheggiare o di poterli visitare“.

Lasciando da parte l’idea di numero chiuso che sembra difficilmente attuabile e forse penalizzante per l’economia del territorio, l’idea di un percorso obbligato per alcune categorie di veicoli (di non residenti) ed esclusivamente nei giorni clou potrebbe essere attuabile per rafforzare il dispositivo delle targhe alterne?

“Sappiamo bene che le strutture turistiche in generale si mantengono sulla manodopera locale (ma anche di realtà limitrofe, come Pimonte o Agerola ma anche la stessa Penisola Sorrentina, quindi sarebbe sicuramente impossibile attuarlo ai residenti. Del resto, questo è già in vigore per gli autobus, che possono muoversi con limitazioni soltanto nella direttrice Positano-Vietri. Per i non residenti si potrebbe anche pensare ad una regolamentazione di questo tipo per cercare di non intasare eccessivamente il traffico, magari esclusivamente nel fine settimana, ed in orari di punta, nei quali l’afflusso dalla Provincia è certamente più alto rispetto a quello presente nei giorni infrasettimanali“.