C’è anche la furorese Marisa Cuomo tra gli ambasciatori campani dell’Agroecologia. Il riconoscimento a riprova del lavoro dell’imprenditrice che da anni si rende testimonial di efficienza e produzione di qualità sullo sfondo di una particolare attenzione all’ambiente. In particolare, l’azienda opera in Costiera Amalfitana, terra dalle spiccate fragilità morfologiche. I dettagli.

La Campania è tra le prime cinque regioni italiane per numero di aziende, ben 79 mila, che hanno effettuato investimenti per innovare, cambiare la tecnica o la gestione della produzione.

La transizione in agricoltura passa attraverso la sostenibilità. Per rispondere in maniera adeguata ai consumatori che chiedono prodotti più sani e per fare fronte alla sfida epocale dei cambiamenti climatici serve creare un nuovo modello agricolo ed economico, capace di intrecciare innovazione e ricerca.

Da questo punto di vista l’agroecologia può diventare un elemento strategico contro la crisi climatica ed energetica per un cibo più pulito ed etico. Con testimonianze, contributi, dati e approfondimenti scientifici, si è svolta a Napoli il Forum sull’Agroecologia Circolare di Legambiente Campania. Focus la necessità di una rivoluzione nell’ambito del settore agricolo, in linea con l’esigenza di una transizione ecologica per l’intero pianeta.

In Campania – si legge nella nota diffusa da Legambiente – cresce la superficie biologica. Si è passati dai 64mila ettari del 2020 ai 100mila del 2023. Una crescita ben al di sopra della media annua. Un settore agricolo che sa innovarsi quello della Campania che, infatti, è tra le prime cinque regioni italiane per numero di aziende, ben 79mila, che hanno effettuato investimenti per innovare, cambiare la tecnica o la gestione della produzione. Ben il 7% del totale nazione e il 12% rispetto a tutto il Mezzogiorno, con investimenti soprattutto nel settore della meccanizzazione, dell’impianto e della semina, della lavorazione del suolo e della irrigazione“.

Premiati gli Ambasciatori dell’Agroecologia in Campania. Esempi concreti e modelli presenti nei territori che fanno comprendere come la transizione ecologica sia già realtà. Tra gli altri, la furorese Marisa Cuomo. All’imprenditrice è stato riconosciuto l’impegno nel campo della valorizzazione della filiera corta e delle comunità locali. Sovente la donna ha ricordato l’impegno dei “contadini spericolati” che offrono le proprie uve all’azienda.

È stata l’occasione per raccontare le storie di amministrazioni e di realtà rurali modello di buone pratiche. Da questo punto di vista Marisa Cuomo è esempio concreto e modello presente nel territorio. Lo scorso anno, per la furorese, il premio di “magistra” ad Amalfi. Leggi qui l’approfondimento.

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