Il professor Settimio Ferlisi è il perito nominato dalla Procura per valutare danni e rischi in merito alla frana accorsa nel comune di Amalfi lo scorso 7 giugno. Ieri il primo sopralluogo. L’area resta sotto sequestro.
Sarà il prof. Settimio Ferlisi a occuparsi delle valutazioni sullo stato di cose relativo al costone di Amalfi. Docente del dipartimento di ingegneria civile dell’Università degli Studi di Salerno, Ferlisi lavorò ad Amalfi già nel febbraio dello scorso anno: all’epoca crollò il costone roccioso a ridosso del parcheggio in pieno centro ad Amalfi. Nella perizia risultò, quale causa scatenante, lo sradicamento di un albero di fico, che andò a indebolire l’assesto idrogeologico del terreno.
Già all’epoca Ferlisi, coadiuvato dalla sua equipe, segnalò l’importanza di una verifica periodica al costone, sempre più fragile a causa – tra le altre – della mano dell’uomo.
IL FATTO – Lo scorso 7 giugno cedevano i terrazzamenti di Amalfi. Una grossa frana era scesa a valle portandosi via materiale lapideo e detriti vari, crollati da un’altezza di 40 metri e poi finita nel mare, nei pressi della diga foranea del porto. La strada statale era – dal km 29,100 – resa fruibile al traffico a senso unico alternato.
Il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, aveva emesso un’apposita ordinanza. Nella stessa, imponeva alla proprietaria del terrazzamento a strapiombo sul mare – dal quale lo scorso 7 giugno è venuto giù materiale roccioso -, di procedere alla messa in sicurezza dell’area.