I colleghi di Salerno Notizie 24, in un articolo pubblicato a nome di Maria Gabriella Alfano, hanno pubblicato una intervista a Michele Brigante, docente dell’università Federico II di Napoli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno e provincia, che ha redatto il progetto dei lavori di risanamento del costone roccioso franato lo scorso 2 febbraio ad Amalfi.

Nell’intervista il Presidente Brigante riferisce di aver visitato i luoghi del crollo il giorno dopo la frana: l’osservazione delle macerie e la loro distribuzione restituiva un quadro dei possibili scenari della dinamica del crollo che, senza dubbio, è stato improvviso.

Attualmente, come spiega sempre il Presidente, sul luogo della frana ci sono tre fronti di azione. La prima azione, partita immediatamente ed attuata dal Comune di Amalfi, riguarda l’eliminazione dei pericoli sul costone e le prime attività di messa in sicurezza, necessarie per aprire i due cantieri di ricostruzione.

La seconda riguarda il progetto esecutivo della statale, già redatto dall’ANAS e sottoposto ai pareri di rito. E’ stato già acquisito il parere favorevole della Soprintendenza e il cantiere è stato avviato. Le opere riguarderanno il ponte a tre arcate in muratura della statale, danneggiato e parzialmente crollato.

La terza, attuata dal Comune, riguarda il progetto per la ricostruzione della stradina pedonale Vagliendola, completamente distrutta, con gli edifici rimasti sul fronte scomparso. Quest’ultima seguirà, anche per l’impianto di cantiere, le prime due, salvo a potersi sovrapporre nel cronoprogramma, per compattare ancora di più i tempi.

Per quanto riguarda la stradina pedonale Vagliedola, il Presidente Brigante riferisce che si è pensato di “disegnare” gli archi sulla parete del costone, ancorandoli a questo con un sistema di intirantatura speciale, distribuita su “finti piloni”, che di fatto restituiscono un ponte ad arcate appeso come un quadro all’unico elemento in grado di collaborare: il costone.

Infine, Brigante nell’intervista ha affermato che per ripristinare la viabilità sulla strada statale 163 ci vorranno almeno 40-50 giorni lavorando su più turni.

 

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