Fra Daniele Natale, il cui vero nome era Michele, è nato nella località di San Giovanni Rotondo nel 1919. I suoi genitori erano pastori e coltivatori. Daniele aveva sei fratelli. L’infanzia per lui non è stata molto facile, anche a causa delle conseguenze che ci furono in seguito alla Prima Guerra Mondiale.

Michele, che i suoi genitori chiamavano Michelino, ha imparato a leggere molto presto e quei poveri volti dei genitori e dei contadini del tempo rimasero per sempre impressi nella mente. Ma scopriamo di più della vita di Fra Daniele Natale, anche perché le sue vicende sono indissolubilmente legate alla sua conoscenza con Padre Pio.

La vita di Fra Daniele Natale

Quando aveva soltanto cinque anni e mezzo, Michele inizia ad andare a scuola, però non arriva ad andare al di là della terza elementare. Ben presto viene avviato all’attività agricola e pastorale e diventa molto abile in questo mestiere. Infatti fin da piccolo ha aiutato i suoi genitori nel lavoro dei campi.

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Aiuta la famiglia anche a livello economico, lavorando nel ruolo di pastorello per una famiglia del tempo. Proprio durante questa attività vede molte volte un grandissimo uccello bianco che arriva lì vicino e nota un fascio luminoso che proviene da San Giovanni Rotondo. Sarà più tardi che Fra Daniele interpreterà questi fatti come la protezione da parte di San Pio da Pietrelcina.

Nella notte fra il 12 e il 13 maggio del 1993 sentì un messaggio da parte di una voce che diceva di essere Gesù. Iniziò così la sua devozione nei confronti della Madonna e fu chiamato per vocazione nei Frati Cappuccini. Entrò così nel seminario cappuccino nella giornata del 4 giugno del 1993, proprio in occasione della Pentecoste.

In sacrestia trovano San Pio, che stava per avere il ruolo di diacono per la celebrazione. Michelino e la sua famiglia hanno la possibilità di avvicinare San Pio, di baciare la sua mano e di chiedere una benedizione.

Il rapporto di Fra Daniele con Padre Pio

Fra Daniele non smetterà mai di ricordare che in quel momento Padre Pio gli ha messo la mano sulla sua testa e lo ha benedetto. E poi racconterà che quella fu soltanto una delle benedizioni e degli auguri ricevuti proprio da San Pio. Michelino entrò nel convento a Vico del Gargano, con l’obiettivo di diventare sacerdote.

Poi nel 1934 ha avuto il trasferimento a Foggia, all’interno del convento dedicato a Sant’Anna. Viene consacrato al Signore nel 12 maggio del 1940. Nel corso dei bombardamenti che sono avvenuti nel 1943 ha aiutato a soccorrere le persone ferite. Dopo l’armistizio ha voluto prestare la sua opera nell’aiuto dei soldati.

Nel 1952 gli viene riscontrata la presenza di una grave malattia alla milza e poi, a causa della sua salute, viene trasferito al convento a San Giovanni Rotondo. San Pio gli offre la possibilità di essere suo padre spirituale. Fra Daniele rimane molto colpito, imitando Padre Pio nella devozione alla Vergine Maria e a Gesù. Fra Daniele muore a 75 anni il 6 luglio del 1994.