Il “no” alla costruzione della Galleria Maiori-Minori si è fatto sentire in una silenziosa notte di pieno inverno: poco meno di quattrocento sono stati, nella serata di ieri, i partecipanti al flash mob pacifico, organizzato dal ceramista Marco Fusco, che hanno manifestato la propria contrarietà alla realizzazione della variante in Galleria che unirà i due centri costieri.

Un “no” espresso in modo ordinato ma anche con grande determinazione, per la tutela dell’ambiente e la difesa del territorio, quello espresso dai manifestanti, che si sono radunati nella tarda serata di ieri, pochi minuti prima della chiusura della Strada Statale 163 per consentire le indagini geognostiche finalizzate a verificare la fattibilità di un’opera che, invece, l’amministrazione comunale di Minori guidata da Andrea Reale giudica strategica e fondamentale per il futuro della città e dell’intera Costa d’Amalfi.

Una manifestazione, quella di ieri sera, ufficialmente apolitica, organizzata su iniziativa dei comitati e dei liberi cittadini che hanno scelto di esprimere, dal vivo e non più solo virtualmente, e, soprattutto, in modo collegiale e unitario, tutto il proprio dissenso verso un’opera da loro ritenuta non solo non fondamentale per lo sviluppo del territorio, ma anche dannosa per il suo equilibrio.

La carica dei circa quattrocento manifestanti che ha preso parte al corteo si è mossa in corteo dalla fine del Lungomare California di Minori, fino a Maiori, lungo il tratto di strada lungo il quale è in corso lo svolgimento delle verifiche geognostiche da parte dei tecnici.

Tra loro, non solo cittadini comuni ed attivisti a tutela dell’ambiente, come, tra gli altri, Christian De Iuliis e Stanislao Balzamo, in prima linea da tempo – come nel caso del Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana – per la difesa del territorio, ma anche molti rappresentanti della politica locale, dei più disparati orientamenti ideologici.

Presenti erano, infatti, tra gli altri, il consiglieri comunali di opposizione a Minori Fulvio Mormile ed Alberto Parascandolo, la consigliera di minoranza e leader del gruppo civico “Le Formichelle” Maria Citro,  la capogruppo di Maioridinuovo Elvira D’Amato, il già consigliere comunale di Maiori Donato Bella, anche lui da sempre in prima linea per la tutela dei diritti e dell’ambiente.

Ma a prendere parte al vivace e pacifico corteo non ci sono stati soltanto cittadini di Minori e della vicina Maiori: anche da Scala (su tutti il capogruppo della minoranza Antonio Ferrigno e l’ex consigliere comunale di opposizione Gerardo Apicella), Ravello,  Tramonti, oltre che da altri centri della Costiera Amalfitana non è mancato chi ha voluto portare il proprio contributo ad una manifestazione che ha ribadito ancora una volta che c’è una parte di popolazione, non precisamente quantificabile ma comunque rilevante, che non è affatto favorevole alla costruzione del tunnel. Una parte di abitanti della Divina e, in particolare di Maiori e Minori che, per l’appunto, dice no alla variante in Galleria.

Scuola, sanità e trasporti: queste le priorità della Costiera Amalfitana secondo i manifestanti, espressione di tre diritti fondamentali ribaditi negli slogan impressi sugli striscioni che hanno segnato la marcia dei quattrocento. Che, ora, preoccupati per le sorti di un ambiente ed un  che si distinguono per la loro particolare fragilità, chiedono a gran voce che la Galleria si fermi al rango delle ipotesi.