Nuovi finanziamenti per il costituendo Gal Pesca “Approdo di Ulisse”, erede dell’esperienza dell’omonimo Flag.
Con un decreto dirigenziale della Regione Campania, il numero 5 dell’11 gennaio 2024, l’organizzazione, erede dell’esperienza del Flag, si è classificata prima nell’ambito della con una risorsa finanziaria di circa 4 milioni e 500mila euro, nell’ambito della graduatoria Feampa 2021-27 concernente le strategie di sviluppo locale. L’ammissibilità del finanziamento si è resa possibile con il sostegno preparatorio del Gal pesca.
“Con questo decreto parte la nuova programmazione 2021/29 – ha commentato Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara e presidente del Gal diretto da Gennaro Fiume – A fine febbraio ci sarà la costituzione, davanti al notaio, della nostra Scarl (società consortile, ndr) in modo che potremo partire ufficialmente per mettere in campo la nostra strategia, secondo la quale conferiremo tantissime risorse ai nostri imprenditori e ai comuni del nostro territorio“.
L’area di riferimento del Gal non comprende soltanto i comuni della fascia costiera amalfitana, ma anche quelli della Penisola Sorrentina e Castellammare di Stabia. Le strategie improntate alla tutela dell’economia locale legata alla pesca, e quelle finalizzate alla tutela ed alla preservazione della sostenibilità sono, infatti, implementate in tutte le realtà afferenti al Gal.
Salvaguardare la piccola pesca locale, fare network con i più importanti stakeholders territoriali, tutelare l’ambiente e sviluppare buone pratiche sono, infatti, i principali obiettivi della strategia del Gal Pesca Approdo di Ulisse, la cui attività sarà racchiusa in “azioni” legate a specifici temi e scopi verso cui si andrà ad orientare l’operato degli attori.
La prima consisterà nella messa a punto di interventi di miglioramento degli standard di salute e sicurezza a bordo; nel potenziamento di trasparenza, tracciabilità e marketing (es. prima lavorazione del pescato, vendita diretta, tracciabilità del prodotto); nella diversificazione nel settore turistico; nel compimento di studi e ricerche su specie target (seppia, totano, granchio blu); modifica dell’attrezzatura e strumentazione per ridurre gli impatti sull’habitat e selettività degli attrezzi per ridurre le catture indesiderate; laboratori artigianali di lavorazione e punti vendita in azienda; valorizzazione del prodotto ittico locale (scuole).
L’azione 2 vede, invece, interventi finalizzati a mettere centro le attività di pesca, le imprese ittiche e quelle dei settori complementari, attraverso dinamiche di accorciamento della filiera e di disintermediazione dei prodotti della pesca costiera e supportare la crescente necessità di aggregazione tra gli operatori della pesca. Tra queste, la nascita di un osservatorio per la transizione verso un’economia blu sostenibile; la messa a punto di un incubatore; la formazione ed il sistema di competenze a sostegno della filiera (pesca, trasformazione e commercializzazione); lo sviluppo di processi innovativi e progetti pilota.
L’azione 3 vedrà, invece, interventi finalizzati a sostenere il legame identitario attraverso il protagonismo dei Comuni e degli stakeholders privati per la coesione territoriale. Sarà una campagna di promozione ed informazione su tutti gli aspetti dell’economia ittica (ambiente, storia, cultura, tradizioni) delle marinerie dell’area del Gal con un forte coinvolgimento degli operatori della piccola pesca costiera. Questa componente della strategia del Gal è, inoltre tesa a realizzare un programma di seminari ed incontri, oltre che di manifestazioni organizzate nei 22 Comuni del GAL.
L’azione 4 vedrà, invece, interventi finalizzati a vari obiettivi, tra cui quello di creare un legame stabile con i mercati internazionali, attraverso la partecipazione alle più importanti iniziative internazionali dell’agrifood in sinergia con la programmazione della Regione Campania; la messa a punto e la realizzazione di attività di comunicazione e promozione; il trasferimento delle competenze e la valorizzazione del capitale umano (capacity building).
Le azioni 5, 6 e 7 saranno basate, invece, sulla cooperazione interterritoriale e transnazionale su svariati ambiti tematici. Con la Liguria, ad esempio, l’ambito tematico di focus sarà la trasformazione del pescato locale, con la Costa Cantabrica (Spagna) il dialogo verterà su sostenibilità ambientale, economica e sociale della pesca, oltre che sulla trasformazione e sulla commercializzazione dei prodotti, unitamente alla diversificazione ed al turismo.
L’azione 7 sarà, invece, focalizzata sulla cooperazione interterritoriale: l’ambito tematico sarà quello della valorizzazione dei borghi marinari della Campania nel loro legame con la piccola pesca costiera artigianale.