I carabinieri del Nas di Napoli hanno arrestato un infermiere ed un Oss per aver fatto finta di somministrare vaccini nell’hub della Fagianeria dell’Asl Napoli 1.

Coinvolte nell’indagine, al momento, una trentina di persone, accusate di avere pagato alla coppia per ottenere il Green Pass senza l’inoculazione. I fatti contestati sono molto recenti, risalgono ai mesi di novembre e dicembre 2021 e ai primi giorni di gennaio 2022

Napoli, finiti vaccini: arrestati un infermiere e un Oss

C’erano anche dipendenti delle Asl, tra infermieri e Oss, e dipendenti delle scuole, tra Ata e insegnanti, tra i “clienti ” dei due arrestati dai carabinieri del Nas di Napoli per i vaccini somministrati per finta nell’hub della Fagianeria dell’Asl Napoli 1.

Per ogni finta inoculazione l’infermiere e l’Oss percepivano 150 euro. I due sono stati arrestati in esecuzione di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere e del divieto di espatrio emessa dal gip. I militari del Nas sono arrivati a loro dopo una soffiata.

Il meccanismo, riportato da Fanpage, era semplice: l’utente veniva “preparato” ma l’inoculazione era soltanto simulata, in realtà il farmaco finiva soltanto sul batuffolo di cotone, senza iniezione. In questo modo all’Asl non risultavano discrepanze: anche alle dosi somministrate per finta corrispondevano boccette vuote e siringhe utilizzate.

I carabinieri hanno quindi piazzato delle telecamere, riuscendo così a individuare i due responsabili e a recuperare gli elementi che hanno poi portato alle manette.

I Nas hanno accertato trenta casi di false somministrazioni, per le quali gli utenti erano chiaramente a conoscenza del fatto che non avrebbero ricevuto il vaccino ma che sarebbe stato emesso il Green Pass. Quattordici di loro appartengono a categorie di lavoratori per le quali è previsto l’obbligo di vaccinazione: personale scolastico, come insegnanti e assistenti tecnico amministrativi, qualche dipendente comunale e persino dipendenti sanitari anche loro in servizio nell’Asl.

Per gli indagati si prospetta la denuncia e non si esclude che il personale sanitario coinvolto possa andare incontro al licenziamento. Dalle indagini è emerso che l’Asl non era coinvolta, motivo per cui è verosimile che si costituirà parte lesa nel futuro processo.