Ci sarà il tutto esaurito a Ravello per la prima della 70esima edizione del Festival. La Città della Musica veste a festa per accogliere i più importanti musicisti viventi. Un ponte eterno tra presente e passato quello che l’Orchestra del San Carlo di Napoli offrirà agli appassionati, con le musiche di Wagner a suggellare le luci dell’orizzonte.
“Ravello è dove la musica si veste nuovi significati“. Una delle più alte forme di comunicazione. Alessio Vlad, direttore artistico del Ravello Festival, a poche ore dal via non nasconde le emozioni. Fatica a tenerle dentro, nonostante gli anni al timone non si contino più. Ecco le parole che ha rilasciato ad AmalfiNotizie.
Cosa ci sarà da aspettarsi da questa 70esima edizione?
“Una grande festa per tutti. Abbiamo una grande responsabilità. La rassegna non è più così giovane. Però, garantisco, gode di ottima salute. Portiamo l’immagine della Campania, di questa meravigliosa terra, in giro per il mondo. La gente ha risposto positivamente agli eventi e continuiamo a raccogliere adesioni. La passione della gente muove il mondo“.
Festival e turismo possono rappresentano un volano per l’economia del territorio?
“L’evento è una delle finestre che si aprono sulle attività nella regione, in particolare di Ravello, terra che riconosce e rilancia il talento. Un’area che ha permesso di far conoscere la Costiera Amalfitana al di là delle bellezze paesaggistiche. Ravello permette di vivere la costa in maniera attiva attraverso la cultura ed è perciò determinante per andare oltre i soliti schemi turistici. Non lo scopriamo certo oggi“.
I teatri sono luogo di cultura per eccellenza: quanto l’affascina rivederli pieni?
“La musica è un grande veicolo di aggregazione, scambio reciproco. Ascolta le ragioni di tutti. Non a caso il Festival, anche in questo triennio pandemico, non si è mai fermato. Vedere la gente gremire le sale suscita grande emozione, ancor di più sapere di lasciare alle persone qualcosa di unico. Un messaggio che parla un’unica lingua, quella dell’anima“.
Il programma di stasera prevede un ritorno al passato di grande fascino.
“Il Festival deve la sua fondazione a un grande compositore come Wagner. Le sue musiche scandiranno questa prima serata. Siamo sold out e le vendite per i giorni successivi vanno a gonfie vele. La gente vuole cultura, vuole musica, vuole Ravello. Il senso della Città della musica si vestì d’eterno già 70 anni fa e oggi ne ripropone una versione nuova nel segno della tradizione“.
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