Scorci di stelle ad Agerola. Il Festival dell’Alta Costiera Amalfitana continua a raccogliere i favori del pubblico e della critica. In questi giorni sono diversi gli apprezzamenti arrivati sul territorio dall’intera Penisola. E adesso anche la stampa sta trattando il cartellone della rassegna “Sul Sentiero degli Dei”.
Ospiti d’eccezione, passerelle di musica e arte, che convolano a nozze tra le infinite visioni del comune di Agerola. Anche siti e testate nazionali stanno mettendo in agenda – sotto la voce Eventi – il Festival dell’Alta Costiera Amalfitana di Agerola. La manifestazione, giunta all’Undicesima Edizione, ha visto la presenza di vere e proprie icone della musica nazionale.
Da Edoardo Bennato, che ha aperto la rassegna lo scorso 18 luglio, passando per Michele Bravi – premiato con l’Hht Onlus, riconoscimento riservato a personaggi pubblici distinti per la loro sensibilità e attenzione rispetto a problematiche sociali – e Giovanni Caccamo. E poi, ancora, Simone Cristicchi e Amara. Tanti personaggi che hanno allietato il pubblico presente tra il Parco Colonia Montana e il Belvedere di Punta Corona, location della manifestazione.
Stasera sarà, invece, la volta di Marco Zurzolo, grande nome della musica partenopea. L’interesse ha coinvolto anche TgCom24. La testata diretta da Paolo Liguori ha intervistato lo stesso Zurzolo. Che, questa sera, salirà sul palco del Parco Colonia Montana in compagnia di Tony Esposito.
Tra i suoi grandi amore, oltre che Napoli, Pino Daniele, partenopeo come lui.
“Da anni – spiega lo stesso Zurzolo sulle colonne del TgCom24 – non sono solo un musicista, ma anche compositore, attivo in vari ambienti e insegnante di Conservatorio. Con i miei allievi ho creato il progetto musicale ‘Marco Zurzolo e i New Showman’, che si rifanno al mitico gruppo napoletano dell’indimenticabile Mario Musella, una delle migliori voci del panorama musicale italiano di quel periodo”.
“Con Tony Esposito – continua – parliamo lo stesso linguaggio, consapevoli di dare vita un’esperienza unica per pubblico che assiste al concerto. Con lui sul palco mi sento sicuro, perché riesce a “coprirmi le spalle” come pochi altri. Con Tony suonammo nell’album “Ferryboat” di Pino Daniele ed insieme prendemmo parte alla tournée che seguì la pubblicazione del disco”.
Pino Daniele è sempre molto amato, anche dalle “nuove generazioni”
“Sì – prosegue Zurzolo – indubbiamente Pino Daniele, insieme a Troisi, portò in giro per l’Italia ma anche per il mondo con orgoglio l’immagine della napoletanità. Oggi in qualsiasi luogo si vada troviamo persone che conoscono, cantano e amano la musica napoletana. Ricordo quando, anni fa, fui invitato con il mio gruppo al festival di Montreal, suonando davanti a 50mila persone e riscuotendo un tale successo, da essere poi invitati anche per le successive edizioni. Proprio per questo, ritengo che noi musicisti non possiamo fare un mero “copia e incolla” della musica americana, ma dobbiamo tenere conto anche della tradizione. Senza il rispetto delle radici non si va da nessuna parte”.
