E’ grande festa oggi a Salerno, per la ricorrenza del patrono San Matteo.
Quest’anno, dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, la festa si svolgerà come da tradizione: tornerà, infatti, la processione che attraverserà, come di consueto, alcune delle strade più importanti del centro cittadino.
Stamattina, come da tradizione, alle prime luci dell’alba, le campane del Duomo di Salerno, dedicato a San Matteo, hanno suonato a festa per annunciare la ricorrenza.
Sin dal primo mattino, infatti, la Cattedrale viene aperta a fedeli e visitatori, raccolti in preghiera in attesa del Solenne Pontificale, alla presenza delle massime autorità civili e religiose: quest’anno la Messa è stata presieduta dal prelato di Pompei, il Monsignor Tommaso Caputo, insieme all’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi.
E’ stata presente, a sorpresa, anche una delegazione della Salernitana, guidata da patron Danilo Iervolino.
Ma è nel tardo pomeriggio che i festeggiamenti di San Matteo raggiungono il loro apice.
A partire dalle 18, infatti, il programma della festività prevede la Processione della statua del Santo patrono, preceduta dai busti dei Santi Martiri Salernitani (Gaio, Ante e Fortunato), definite nella tradizione popolare “le sorelle di San Matteo”, da quello di San Gregorio VII, e da quello di San Giuseppe, il più pesante di tutti, in quanto realizzato interamente in legno.
La processione si snoda lungo via Duomo, via Mercanti, corso Vittorio Emanuele, via dei Principati, corso Garibaldi, via Roma e, al termine, ritorna in Duomo immettendosi in via Portacatena attraversando largo Sedile del Campo.
Immancabile, sulle tavole dei salernitani, è “a’ meveza ‘mbuttunata“, così come, a fare da fine pasto, si trovano spesso l’uva sanginella e la scazzetta, dolce tipico della città.