Il presidente del Costa d’Amalfi, Nicola Savino, al termine della sfida persa per 2 a 0 dai suoi ragazzi contro il Nardò ha espresso tutto il suo dispiacere per l’assenza dei supporters.
Un’assenza, un silenzio che a detta del patron hanno fatto rumore. La società guidata da Savino si è posta un obiettivo estremamente ambizioso e importante: rappresentare l’intera Costiera Amalfitana con una sola squadra di calcio.
Il Costa d’Amalfi è senza ombra di dubbio l’espressione più alta dello sport nella Divina, mai prima d’ora c’è stata una squadra di calcio a calcare i campi della Serie D.
La questione del sostegno dei tifosi, però, è più profonda e complessa. A differenza di altre realtà strettamente legate a un determinato posto, in genere una città o un comune specifico, il Costa d’Amalfi ne rappresenta 13. Questo può essere un grande punto a favore o un handicap non di poco conto.
Una cosa è certa: il Costa d’Amalfi rappresenta un’opportunità per tutto il territorio. La società ha fatto una grande lavoro per cercare di compattare questa terra sotto un’unica bandiera, almeno per quanto riguarda il calcio ad “alti livelli”. Se dopo la promozione la comprensibile gioia ha fatto avvicinare tanti, dopo le prime partite e le ovvie difficoltà di inizio stagione di una squadra che ha come obiettivo la salvezza l’ambiente si è un po’ raffreddato.
Fatto salvo lo storico gruppetto di tifosi che ha sempre seguito il Costa d’Amalfi non si è creata quella partecipazione che la società e la squadra per quanto hanno fatto, a prescindere dal successo della passata stagione, avrebbero meritato. L’assenza di un campo nel quale giocare le partite in casa, si attende l’inizio dei lavori al Franco Amato di Tramonti e attualmente i ragazzi di Mister Proto disputano i match in casa al Novi di Angri, ha ampliato la distanza tra squadra e potenziali tifosi.
Lapalissiano anche ripeterlo ma in questa fase il Costa d’Amalfi gioca praticamente sempre in trasferta. Ma bisogna ricordarsi che questa è una fase di transizione, si spera quanto più breve possibile ma tra il desiderio e i fatti in molti casi c’è la burocrazia e questo finisce troppo spesso per rallentare le cose. Si sta cercando di costruire e come in ogni cantiere aperto gli intoppi sono all’ordine del giorno ma questo deve essere incentivo a spingere con ancora maggiore passione e non a mollare o voltarsi dall’altro lato.
Senza ombra di dubbio gli appassionati di calcio della Costiera dovrebbero e potrebbero dare una possibilità alla squadra di entrare nel proprio cuore. I ragazzi di Mister Proto sudano la maglia con passione e determinazione, la società guidata da Savino, e che annovera nei suoi ranghi tanti professionisti di alto profilo, sta mettendo in campo tante risorse non solo economiche ma anche sociali e intellettuali. Ecco che forse anche la Costa d’Amalfi dovrebbe rispondere con maggiore presenza, sia per quanto concerne i tifosi che per quanto riguarda la politica.
Sarebbe comunque un discorso lungo e complesso visto che si innescano tante dinamiche ma sicuramente un primo passo sarebbe che gli appassionati di calcio della Costiera Amalfitana diano una possibilità alla squadra per sentirsi rappresentati veramente. Sono certo che non se ne pentiranno. Per quanto concerne invece la classe dirigente della Divina, il fatto che siano tanti i rappresentanti del territorio coinvolti è complesso immaginare che tutti remino dalla stessa parte ma basti pensare a quanto questa società e questa squadra hanno fatto per la nostra terra per capire che anche in questo caso forse sarebbe il caso di dare il proprio supporto.
In queste poche righe non intendo gettare la croce addosso a nessuno: né ai tifosi che per mille motivi si sono allontanati o non ci sono stati anche solo per la distanza con il Novi di Angri, tanto meno ai sindaci che hanno deciso di non dare nessun apporto, ancor meno agli appassionati che almeno fino ad oggi non si sono avvicinati alla squadra. La mia vuole essere una riflessione per non ricadere tra qualche tempo nel solito, ridondante e a suo volta stonato ritornello dell’occasione persa.
Quando il Franco Amato di Tramonti sarà pronto sarà molto più semplice vedere gli spalti pieni, cori, striscioni e bandiere sventolare ma non si può immaginare di lasciare soli squadra e società nell’attesa. Il Costa d’Amalfi si trova a giocare su campi che hanno fatto la storia del calcio di provincia, alcuni hanno visto anche giocare le big del nostro calcio, e poter contare sul supporto dei propri tifosi può fare la differenza.
Insomma è arrivato il momento che la Divina faccia sentire la propria vicinanza alla squadra e restituisca, anche solo in piccola parte, le emozioni che il Costa d’Amalfi ha regalato e si cominci a pensare che si può costruire insieme. Tifosi, appassionati, politici, società e squadra perchè in fin dei conti siamo tutti accomunati da un aspetto fondamentale: l’amore per la Costiera Amalfitana.
Di seguito le parole del presidente Savino al termine del match contro il Nardò.