Trovare un buono fruttifero postale dal valore di 25 milioni di lire non è una cosa da tutti i giorni eppure è capitato ad un famoso calciatore di serie A.

Il buono, emesso nel 1986, vale oggi 392mila euro ma al giocatore è stata offerta la cifra di 182mila euro.

Calciatore della serie A trova buono fruttifero da 25 milioni

La storia inizia circa un anno fa, nell’agosto 2020, quando un calciatore di serie A dell’Udinese, che è voluto restare anonimo, ha ritrovato un buono fruttifero postale da 25 milioni di lire emesso il 23 novembre del 1986 a casa della nonna materna.

Al momento della riscossione in posta però il calcolo effettuato ammontava a poco più di 187mila euro. Una cifra troppo bassa includendo anche gli interessi maturati negli anni, secondo quanto riportato proprio sul retro del buono.

L’anonimo calciatore di serie A si è quindi rivolto all’associazione Giustitalia che si occupa a livello nazionale della riscossione di buoni postali e titoli di Stato. Grazie al loro supporto ha deciso di agire legalmente per la riscossione della maggior somma.

“In realtà, ad un più attento esame della giurisprudenza di merito e delle recenti decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario, è emerso che l’importo dovuto era più del doppio rispetto a quello atteso da Poste – racconta Luigi de Rossi, tra i responsabili dell’associazione – I tassi di interessi che devono essere applicati sono quelli stampati sul retro del buono ( che farebbero lievitare la cifra a 392mila euro) e non quelli (notevolmente inferiori) che si sono succeduti nel corso degli anni (peraltro sempre più bassi a causa dell’inflazione sempre crescente).

“Parliamo di tassi del 10%-13% sul buono contro il 2% di quelli attualmente praticati. Insieme al giocatore – concludere – stiamo andando per vie legali con Poste italiane al fine di raccogliere la somma corretta”.

La somma acquisita sarà poi devoluta in beneficienza alla Protezione Civile.