La scienza si interroga sul nostro universo, ponendosi delle domande particolarmente interessanti e accattivanti. In effetti abbiamo ancora molto da scoprire sul nostro universo, un argomento che si dimostra molto affascinante. Alcuni scienziati si chiedono se veramente può esistere qualcosa di diverso da ciò che sappiamo e di tanto in tanto propongono delle teorie che hanno dell’incredibile.
È il caso dei ricercatori dell’Università del Nuovo Messico, che di recente hanno pubblicato un articolo a proposito di quello che potrebbe essere un universo specchio. Si tratta di una teoria molto misteriosa, che chiama in gioco anche alcune questioni già note a livello scientifico e che vengono riviste in maniera del tutto nuova. Ma scopriamone di più a questo proposito.
La questione della costante di Hubble
Secondo i ricercatori del Nuovo Messico, esisterebbe quindi un universo invisibile, una sorta di mondo specchio che noi non riusciamo a vedere, ma le cui particelle potrebbero interagire con il nostro universo tramite la gravità.
Si tratta di una teoria che potrebbe costituire un punto di riferimento anche per risolvere la questione della costante di Hubble. Questa definizione intende riferirsi in particolare alla velocità dell’espansione dell’universo.
Nel corso dei vari anni sono stati fatti diversi calcoli, ma si è visto che quelli del modello standard non coincidono con le misurazioni effettive. Adesso gli scienziati hanno messo a punto un nuovo studio in cui annunciano di aver trovato; grazie all’universo specchio, una proprietà matematica dell’universo che consente di risolvere le perplessità sulla costante di Hubble.
Che cosa hanno affermato i ricercatori
Gli scienziati sottolineano che molte osservazioni fatte in cosmologia possono trovare spiegazione, se si considera una simmetria nel ridimensionamento dell’universo. I calcoli effettuati spiegano che esiste un universo invisibile a noi, che comunica attraverso un’interazione gravitazionale.
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È proprio l’esistenza di questo universo misterioso che permette di far combaciare i calcoli del modello standard con le misurazioni di cui disponiamo. Gli studiosi spiegano che la teoria dell’universo specchio era già stata presa in considerazione negli anni ’90; ma non aveva avuto seguito perché allora non era stata messa in relazione con il problema posto dalla costante di Hubble.
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Adesso si capisce di più l’importanza, perché è possibile veramente trovare una correlazione con la teoria dell’espansione del cosmo. L’universo riserva quindi ulteriori sorprese che ci dicono come ancora ci sia molto da scoprire per descrivere le origini della nostra esistenza e di tutto ciò che ci circonda.
