La pucchiacchella è il nome dato dai napoletani ad un’erba aromatica, molto conosciuta nel sud dell’Italia: la portulaca. Si tratta di un’erba che cresce spontaneamente e viene raccolta, fin dall’antichità, per insaporire insalate e minestre. È stata per secoli la compagna ideale della rucola e oggi continua ad essere una costante nelle insalate miste domenicali che accompagnano il pranzo domenicale.

Oggigiorno la pucchiacchella, dato il largo impiego nelle ricette partenopee, oltre che essere raccolta in modo spontaneo viene anche coltivata da molte aziende agricole, con quella coltivata che però, è proprio il caso di dirlo, non è buona quanto quella selvatica.

Si presenta come una pianta erbacea alta non più di 15/20 centimetri da terra ed ha foglie leggermente rigonfie tanto da sembrare quasi una pianta grassa.

La storia

La pucchiacchella è un’erba aromatica conosciuta in tutta Europa ed è chiamata in modo diverso da regione a regione. C’è chi ad esempio la chiama erba dei frati per l’antica leggenda che vuole i frati,  passando casa per casa per chiedere l’elemosina, regalare alle massaie questa deliziosa erba raccolta nei campi vicino ai conventi.

Per i napoletani invece, da sempre amanti della cucina dai sapori esaltanti, era considerata un vero e proprio toccasana per arricchire di gusto le semplici insalate verdi, considerate insipide e prive di sapore.

Veniva raccolta in grandi quantità e venduta dagli antichi ortolani ambulanti che affollavano le strade della città ed era utilizzata, in genere, insieme alla rucola per ottenere un’insalata dal gusto davvero mordente. L’erba pucchiacchella cresceva florida lungo il territorio partenopeo grazie anche alla resistenza della pianta al sole e al clima molto caldo.

Si è trattato da sempre di un’erba tra le più usate dalla cucina partenopea, una di quelle che è rimaste tra le

Proprietà

Moltissime sono le proprietà benefiche attribuite alla pucchiacchella e, anticamente, era considerata un vero e proprio rimedio per alcuni tipi di disturbi di salute.

Molto usato è infatti il suo infuso, ottimo per lenire i bruciori causati da punture di insetti, per l’acne e anche per l’eczema; basta frizionare la parte più volte al giorno per avere un immediato sollievo.

A questa erba vengono riconosciute anche proprietà diuretiche, depurative e antidiabetiche, come anche proprietà contro l’acidità dello stomaco e per le gastriti.

Il botanico e farmacista Dioscoride Pedanio sosteneva, ai tempi dell’antica Grecia, che l’erba pucchiacchella fosse un ottimo decongestionante per gli occhi e anche un antidolorifico contro il mal di testa: un vero e proprio antinfiammatorio naturale.

Oggi, che abbiamo rimpiazzato le erbe con le medicine di sintesi, possiamo comunque consumare questa straordinaria erba per avere a disposizione un prodotto ipocalorico, ricco di fibre e vitamine, e che fa molto più bene all’organismo della classica (e spesso un po’ scialba) insalata.

Come utilizzarla

Numerosi sono i modi con cui preparare questa deliziosa erbetta.  Si può utilizzare ad esempio, come abbiamo detto in apertura, per le insalate insieme alla rucola, che è un po’ il suo impiego classico e tradizionale. Spesso è anche aggiunta alle insalate di pomodori,  a cui conferisce un sapore decisamente più acidulo e salato.

Ma la pucchiacchella non è solo un ottimo ingrediente per insalate. È impiegata anche per preparare piatti che prevedono la cottura come zuppe e minestre. Viene anche cucinata come delizioso antipasto dopo aver staccato le foglioline, immerse nella pastella e fritte in abbondante olio.

È ottima anche per preparare delle deliziose frittate dopo essere stata lessata e aggiunta a formaggi di vari tipi, in un piatto sicuramente povero, ma dal gusto assolutamente straordinario.

Infine la pucchiacchella può essere conservata sott’olio e utilizzata al pari dei capperi; basta tagliare i boccioli, lessarli qualche minuto con acqua e aceto per poi metterli in un vasetto ricoperti di olio, per avere una conserva assolutamente straordinaria da utilizzare tutto l’anno.

Vi presentiamo di seguito una delle ricette più interessanti di tutta la tradizione partenopea, tra quelle che ovviamente prevedono l’utilizzo di questa interessantissima erba.

Frittata di pucchiacchella

Ingredienti

  • 6 uova;
  • 800 g di pucchiacchella;
  • un pizzico di sale;
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva;
  • un pezzetto di peperoncino;
  • 1/2  bicchiere di acqua;
  • 2 spicchi di aglio.

Puliamo con cura l’erba, togliendo gli steli più grandi. Sciacquiamola con cura e mettiamola a scolare. In una padella versiamo l’olio e uniamo gli spicchi di aglio spellati. Accendiamo la fiamma e lasciamoli rosolare per bene unendo, quasi alla fine, il peperoncino. Non ho specificato quanto ne deve essere usato perché questo dipende dal proprio gusto e, se la frittata deve essere mangiata anche dai bambini, potete anche non aggiungerlo.

Una volta che l’aglio sarà dorato aggiungiamo la pucchiacchella e un bicchiere di acqua, copriamo la pentola e lasciamola stufare. In genere il mezzo bicchiere di acqua è sufficiente fino alla fine della cottura ma, se vediamo che l’erbetta non è ancora morbida, possiamo aggiungerne un altro poco.

Intanto rompiamo le uova in un piatto e uniamo un pizzico di sale. Sbattiamole per almeno 5 minuti in modo che diventino molto soffici poi uniamole alla  pucchiachiella che ne frattempo si sarà asciugata perfettamente.

Con una paletta di legno muoviamo le uova in modo che arrivino dappertutto poi copriamo di nuovo la pentola e lasciamola cuocere fino a quando non si sarà dorata. Ora possiamo girarla dall’altro lato usando il coperchio.

Penne alla pucchiachiella

  • 400 g di penne;
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 60 g di provola grattugiata;
  • un pizzico di sale;
  • un pezzo di peperoncino;
  • 600 g di pucchiacchella.

Preparazione

Puliamo la pucchiacchella e laviamola con cura cambiando l’acqua fino a quando non sarà limpida. In una padella versiamo l’olio di oliva e lasciamolo scaldare. Uniamo gli spicchi di aglio sbucciati e un pezzo di peperoncino secondo il nostro gusto. Facciamoli dorare poi uniamo le erbette e un goccio di acqua. Lasciamole stufare fino a quando non saranno completamente morbide.

Intanto mettiamo a bollire abbondate acqua dentro una pentola. Appena raggiunta la temperatura uniamo le penne e lasciamole cuocere molto al dente. Una volta cotte, scoliamole e uniamole alla pucchiacchella e alla provola grattugiata lasciando mantecare per qualche minuto.

Serviamo questo delizioso primo piatto molto caldo.

Questa è la seconda ricetta che vi proponiamo a base di pucchiacchella, un’erba che forse anche le nuove generazioni dovrebbero cercare di riscoprire.