Nostradamus è noto per essere, oltre che medico e astrologo, anche veggente. Nel 1555 Nostradamus ha pubblicato un libro in cui si riferiva a molte predizioni. Non è certamente un libro molto allegro, anche perché il famoso veggente francese predice spesso delle vere e proprie catastrofi, come per esempio quelle che si riferiscono ai disastri naturali.

Molti tengono in grande considerazione le sue profezie e sono pronti ad affermare che alcune si siano pure avverate. In ogni caso il suo libro è pieno di termini come pestilenza, carestia, dolore. Che cosa ci sarà di vero? Proviamo a capirne di più.

Le interpretazioni vaghe delle profezie

In tanti sono piuttosto scettici nel ritenere veritiere le profezie di Nostradamus, anche perché sottolineano una caratteristica davvero particolare di queste predizioni. Si tratta di previsioni che rimangono spesso sul vago e che, proprio per questo motivo, si prestano a diverse interpretazioni.

Sul web si possono trovare diversi riferimenti a Nostradamus e alle sue previsioni per il futuro. Specialmente a ridosso dell’arrivo del nuovo anno, circolano molte volte notizie davvero particolari, sulle quali ci si ritrova a discutere a lungo anche sui social.

Che cosa ci sia di vero (o di falso) non possiamo dirlo, ma c’è qualcosa che riguarda non soltanto un futuro lontano, ma anche l’anno che stiamo vivendo, il 2022. Vediamo che cosa Nostradamus ha indicato che dovrebbe succedere proprio nel corso di questo anno.

La siccità a livello mondiale

Nostradamus dice a chiare lettere che per 40 anni l’arcobaleno non sarà più visto e che, proprio nel corso di 40 anni, la terra diventerà molto arida e ci saranno poi in seguito delle grandi inondazioni. Davvero preoccupante, potremmo dire, anche perché molti hanno rintracciato degli indizi che farebbero pensare proprio alla situazione che stiamo vivendo a livello mondiale.

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Basti pensare per esempio alla situazione di emergenza idrica che già anche l’Italia sta vivendo. Il Po è arrivato ai minimi storici per quanto riguarda i suoi livelli di acque. Anche il Tevere soffre per la mancanza di acqua, così come piuttosto allarmante è la situazione dei più importanti laghi del Lazio.

Proprio a causa di questa situazione particolare, l’Emilia Romagna ha dichiarato lo stato di emergenza.

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Ci sono tutte le premesse, insomma, perché si riveli una grave siccità a livello mondiale, che potrebbe essere scatenata dai cambiamenti climatici sempre incombenti sul nostro pianeta. Avrebbe davvero ragione Nostradamus nel predire tutto questo? Chissà, il dubbio rimane proprio.