Il padre della lingua italiana avrà una giornata dedicata tutta a lui. Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro Dario Franceschini, ha approvato la direttiva che istituisce per il 25 marzo la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.

“Ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, si celebrerà il Dantedì.

Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali. A un anno dalle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante – ha aggiunto Franceschini – sono già tanti i progetti al vaglio del Comitato per le celebrazioni presieduto dal professor Carlo Ossola. Dante – ha concluso Franceschini – ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia”.

Origine del Dantedì

L’idea del Dantedì è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano apparso sul “Corriere della Sera” il 19 giugno 2017, dove si avanzava la proposta che Dante Alighieri avesse la propria giornata nel calendario sul modello del Bloomsday dedicato a Joyce.

Lo stesso Di Stefano ha ribadito la proposta in più occasioni sempre sul “Corriere della Sera” (3 febbraio 2018, 24 aprile 2019), cui è seguita una campagna di promozione sempre sul quotidiano milanese.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, ha approvato la direttiva per istituire il Dantedì il 17 gennaio 2020: si scelse come data per questa giornata dedicata a Dante Alighieri il 25 marzo, poiché molti ritengono che il viaggio narrato nella Divina Commedia sia iniziato in quel giorno nel 1300.

La proposta venne accolta da intellettuali e studiosi, oltre a prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca Italiana, la Società Dante Alighieri o l’Associazione degli Italianisti nella Società Italiana per lo studio del pensiero medievale.

Il nome “Dantedì” è nato da una chiacchierata del linguista Francesco Sabatini e lo stesso Di Stefano: l’istituzione finale di questa giornata si sarebbe svolta il 4 luglio 2019 a Milano, nella sala Buzzati del “Corriere”, durante un evento organizzato dalla Fondazione Corriere.[4]

La prima e la seconda edizione si sono svolte digitalmente a causa della pandemia di COVID-19.