Eboli. I pitbull responsabili della morte del piccolo Francesco Pio Santoro, avvenuta lunedì mattina in una villetta di Campolongo dopo che era stato azzannato violentemente da due pitbull, al momento non saranno abbattuti.
Ipotesi, quest’ultima, più accreditata nei giorni immediatamente successivi alla vicenda.
È quanto trapelato a margine dei i funerali del piccolo Francesco Pio Santoro: è intervenuto, infatti, Luigi Morena, dirigente veterinario in servizio presso l’Asl Salerno, realtà che ha in custodia i cani responsabili dell’efferato omicidio per cui ora ci sono cinque indagati da parte della Procura di Salerno.
“I cani non verranno abbattuti al momento. In questa fase non è prevista la soppressione – ha dichiarato Morena a Salerno Today – Dovranno sicuramente subire un percorso con un veterinario comportamentalista“.
“Successivamente – ha spiegato Morena – i proprietari, per riprenderne possesso, sempre magistratura permettendo, dovranno sottoporsi ad un percorso che valuterà se i cani possono essere gestiti. Potrebbero, in teoria, riaverli gli stessi proprietari. Se così non fosse, è necessario investire su qualche associazione animalista per poterli assegnare a chi è capace di tenerli“.
“Noi abbiamo fatto un sequestro sia penale sia sanitario. I cani di questa razza non ‘impazziscono’ – ha proseguito il veterinario dell’Asl Salerno – Sono razze anche docili ma sono state abituate a ‘ragionare’ con grande senso di territorialità e quindi pensano che quello che è loro, nessuno lo deve toccare. Evidentemente i cani non hanno riconosciuto il bambino come un elemento della famiglia e lo hanno attaccato valutandolo come un estraneo. Abbiamo dovuto richiedere l’ausilio dei proprietari per recuperarli perché non potevamo metterli negli automezzi e portali in un centro“.
