Consigli per mantenere brillanti e inodori i bicchieri da vino: ecco i metodi utili, facili ed efficaci da mettere in pratica.
Nel mondo del vino la pulizia e la cura dei calici rappresentano un aspetto fondamentale per esaltare le caratteristiche organolettiche di ogni etichetta. Gli esperti offrono da anni preziosi consigli per mantenere i bicchieri da vino sempre brillanti e privi di odori sgradevoli, problemi comuni che possono compromettere la degustazione.
Come evitare l’opacizzazione dei bicchieri da vino
L’opacizzazione è tra i difetti più diffusi che affliggono i calici, soprattutto quelli in vetro, meno quelli in cristallo. Questo fenomeno è spesso causato dal lavaggio, in particolare in lavastoviglie. Il vetro, composto principalmente da ossido di silicio, può diventare opaco a causa di depositi di calcare o da una corrosione superficiale dovuta a condizioni di lavaggio non ottimali. Il cristallo, invece, contenendo oltre il 24% di ossido di piombo, mantiene una brillantezza superiore, ma oggi esistono anche vetri sonori di alta qualità privi di piombo, più economici e pratici, che garantiscono un’elevata trasparenza.
Durante il lavaggio in lavastoviglie, è essenziale evitare che i bicchieri si tocchino tra loro per prevenire graffi e scheggiature. È preferibile usare detersivi liquidi o in gel anziché pastiglie e sostituire il brillantante con aceto di vino, che aiuta a rimuovere le macchie di calcare. Anche la scelta di programmi di lavaggio brevi e a temperature moderate è importante per preservare la lucentezza del vetro. All’apertura dello sportello a fine ciclo, far uscire il vapore e asciugare i calici con un panno morbido senza profumi, per evitare contaminazioni olfattive.

L’acqua dura, ricca di calcare, è un ulteriore fattore che contribuisce all’opacizzazione. In questo caso, un rimedio efficace è l’ammollo prolungato dei bicchieri in acqua calda con bicarbonato, seguito da un risciacquo accurato. Se la patina opaca persiste, è probabile che si tratti di una corrosione irreversibile, e in tal caso è consigliabile sostituire i calici.
Un altro problema frequente è la presenza di odori sgradevoli o “puzze” nei calici, che possono derivare da residui di detersivi profumati non completamente risciacquati o da condizioni di asciugatura poco igieniche. L’uso di saponi inodori e frequenti cambi d’acqua durante il lavaggio a mano rappresentano la soluzione ottimale. Nei contesti fieristici, dove gli impianti di lavaggio sono più rudimentali, è comune riscontrare un odore di “fradicio” provocato dall’umidità degli asciughini o dalla condensa generata quando i bicchieri sono appoggiati rovesciati su superfici umide.
Un odore particolarmente fastidioso, definito come “odore di tappo”, può invece derivare dal contatto con mobili o scatole di conservazione. Le scatole di cartone possono trasmettere un aroma simile alla muffa, mentre i mobili di legno trattati con antitarlo, colle o sbiancanti possono contaminare i bicchieri con odori che interferiscono gravemente con la percezione del vino.
Consigli pratici per un lavaggio perfetto
Studi recenti sul funzionamento delle lavastoviglie evidenziano come la corretta regolazione della durezza dell’acqua tramite l’impianto addolcitore sia cruciale per evitare la formazione di calcare. Un eccesso di sale, detersivo o brillantante può infatti generare antiestetici depositi sui bicchieri. È quindi importante misurare la durezza dell’acqua locale, disponibile spesso tramite cartine tornasole o dati ufficiali del proprio comune, e regolare di conseguenza la macchina.
Scegliere il giusto ciclo di lavaggio e la temperatura adeguata, oltre a effettuare regolarmente la manutenzione della lavastoviglie, contribuisce a preservare la brillantezza del vetro. Per macchie ostinate, l’uso di metodi casalinghi come l’ammollo in acqua calda con bicarbonato o aceto bianco, e l’impiego del succo di limone, ricco di acido citrico, risultano efficaci per combattere il calcare e mantenere i bicchieri profumati e lucenti.
