Ha avuto problemi di afonia a seguito di un intervento chirurgico e per questo una docente campana era stata demansionata a personale Ata. La donna, convinta di aver subito una ingiustizia, si è rivolta ad un avvocato.

Il fatto è accaduto in provincia di Caserta, per la precisione ad Aversa. Una donna di 50 anni, dovente in un istituto superiore, si era sottoposta ad un intervento chirurgico che le aveva provocato problemi di afonia.

Nonostante non avesse ancora recuperato la voce dopo l’operazione, l’insegnante fu ugualmente sottoposta a una verifica di idoneità psicofisica prevista per i dipendente pubblici.

Il risultato fu un giudizio di inidoneità permanente alla funzione di docente, nonostante, ancora, il chirurgo che aveva eseguito l’intervento avesse assicurato che le 50enne avrebbe recuperato pienamente la voce. La docente era così stata destinata agli uffici dell’amministrazione, per poi essere messa successivamente in aspettativa per infermità.

La donna non si è persa d’animo e si è rivolta ad un avvocato che ha impugnato il giudizio di inidoneità della Commissione medica di verifica. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli Nord ha dato ragione all’insegnante: la donna è stata così reintegrata con la sua mansione di docente.

Il Ministero dell’Istruzione è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al pagamento dello stipendio alla docente, senza alcuna decurtazione, per tutto il periodo in cui è stata in aspettativa, durato ben due anni.