La Bella e la Bestia è una fiaba Disney, una delle storie più conosciute che ha ispirato tantissimi e che ha coinvolto in maniera struggente e dolcissima gli spettatori. Forse, però, non tutti sanno che i personaggi di La Bella e la Bestia, pur essendo tutto configurato all’interno di un’atmosfera fiabesca, sono esistiti davvero.
La storia vera di La Bella e la Bestia si è svolta sul lago di Bolsena, alla corte del principe di Parma. Si parla adesso di personaggi leggendari, ma che hanno avuto la possibilità di rivivere a livello cinematografico rifacendosi alla storia originaria in cui lo stesso protagonista della storia soffriva di una malattia molto particolare. Ma scopriamone di più anche a questo proposito.
Di quale malattia soffriva Petrus Gonsalvus
Petrus Gonsalvus è il nome della Bestia, che nella favola assume la denominazione di Pedro Gonzales. Si tratta di un uomo vissuto nel Cinquecento e affetto da ipertricosi. Questa è una malattia rara che determina una crescita incontrollata di peli su tutto il corpo.
La crescita dei peli comprende anche la faccia. Una malattia di cui non erano note molte notizie e che venne individuata scientificamente soltanto a partire dall’Ottocento. Fino al riconoscimento ufficiale della patologia, chi soffriva di ipertricosi veniva considerato un selvaggio.
Pedro era stato catturato a Tenerife ed era stato portato alla corte di re Enrico II. Era il dono di matrimonio per le nozze con Caterina de’ Medici. L’uomo in realtà faceva parte di un’etnia, quella dei Guanci, e gli spagnoli lo avevano fatto prigioniero alle Canarie e lo portarono in Francia. Il re aveva deciso di educare Pedro, trasformandolo in un cortigiano vero e proprio.
In pochissimo tempo Pedro divenne un nobile perfetto. Era anche istruito e per questo Caterina de’ Medici decise di trovargli una moglie.
Il proseguimento della storia di Pedro Gonzales
È stata la regina stessa a scegliere la moglie giusta per Pedro. Dal loro matrimonio nacquero quattro figli. Due di questi avevano la stessa malattia del padre. Bisogna capire anche il contesto dell’epoca, in cui avere dei selvaggi ben istruiti era considerato una specie di vanto.
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La famiglia di Pedro è stata ritratta in molti dipinti, che iniziarono a dare vita ad una vera e propria leggenda, quella che è stata raccontata da sempre.
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La famiglia è arrivata nelle rive del lago di Bolsena nel momento in cui la dinastia Valois decise di cedere Pedro ai principi di Parma. Il rango di gentiluomo fu riconosciuto per Pedro da parte di Ranuccio Farnese. In campo gli fu chiesto di esibirsi qualche volta.
