Quando parliamo di Vincenzo Mollica, pensiamo ad un giornalista e a uno scrittore di altissimo livello. La fama e la gloria però, non impediscono di vivere certe tragedie ed è per questo che l’uomo è malato da moltissimo tempo.
Scopriamo qualcosa in più sulla sua vita e sulla malattia che lo logora da moltissimi anni. Ecco che cosa abbiamo scoperto sul suo conto.
Chi è Vincenzo Mollica?
Vincenzo Mollica nasce a Formigine nel gennaio del 1953. Fino ai 7 anni di vita vive in Canada col padre, ma poi i due tornano a vivere a Motticella. Vincenzo si diploma al liceo classico e poi si laurea presso la facoltà di giurisprudenza di Urbino.
Il giornalista arriva nella redazione del Tg1 nel 1980, realizzando moltissimi servizi e fungendo da inviato speciale in tantissime occasioni. Ha inoltre scritto molti pezzi per alcuni giornali importanti tra cui Il Messaggero, Il Venerdì di Repubblica e L’Unità.
Ha dedicato molto tempo anche alle trasmissioni radiofoniche, conducendo programmi in radio e realizzando il sito ufficiale della Rai. L’uomo è stato ampiamente criticato per il suo atteggiamento da bonaccione che gli fa lodare tutti i suoi intervistati in maniera eccessivo.
Lui però, ha più volte dichiarato di riportare solamente i fatti e non farsi coinvolgere dai giudizi personali. Vincenzo si è sposato nel 1977 con una donna di nome Rosa, dalla quale ha avuto un’unica figlia, Caterina.
Di che cosa è malato Vincenzo Mollica?
Da molti anni Vincenzo Mollica combatte con una serie di patologie che hanno compromesso gravemente il suo stato di salute. Il noto giornalista ha dichiarato di avere forti problemi alla vista in seguito a diverse malattie che hanno colpito il nervo ottico.
L’uomo è inoltre affetto da glaucoma e dall’infiammazione dell’iride. È anche provato dal morbo di Parkinson che, a quanto pare, è peggiorato moltissimo negli ultimi mesi. Vincenzo soffre anche di diabete da diversi anni, ed è per questo che è obbligato ad assumere diverse medicine ogni giorno.
Vincenzo ha avuto una salute cagionevole sin da ragazzino, soprattutto per quanto riguarda i suoi occhi. Era solo un bambino quando un oculista gli ha detto che, con il passare degli anni, avrebbe avuto alte probabilità di diventare cieco.
Da qui la decisione di girare il mondo e cercare di imprimere nella memoria tutto quello che non potrà più vedere quando la vista lo abbandonerà. Sicuramente le terapie stanno aiutando Vincenzo nel ritardare quel momento il più lontano possibile, anche se un giorno questo busserà inevitabilmente alla sua porta.