Piero Angela è stato definito come il re della divulgazione scientifica (e non solo) e quest’anno avrebbe compiuto 94 anni. Il 13 di agosto dello scorso anno si è spento per sempre a seguito di una lunga lotta contro una brutta malattia, tenuta nascosta fino lall’ultimo. Scipriamo insieme qualcosa su di lui e vediamo di cosa soffriva veramente.
Chi era Piero Angela, qualcosa sul re della divulgazione
Piero Angela nasce nel dicembre del 1928 a Torino. Il suo sogno era quello di conseguire una laurea in ingegneria o di diventare un pianista. Tuttavia, la vita prende un’altra direzione e nel 1952 partecipa ad un concorso per riuscire ad entrare in radio e dipo essere stato selezionato inizia ad occuparsi di cronaca in una radio locale della sua città. Nel 1955 si trasferì a Parigi per lavorare in televisione. Nel 1968 diviene il conduttore del telegiornale e si dedicava principalmente della parte riguardante la scienza.
Segue così la missione Apollo e insieme a Andrea Barbato, a fine degli anni Sessanta, leggeva le notizie dell’edizione delle 13. In un’intervista aveva raccontato che per 15 giorni si occupava di leggere le notizie e gli altri 15 giorni giravano per montare i servizi. Per puro caso, a Piero Angela toccarono le news riguardanti le missioni Apollo, in particolare la numero 11, ossia quella che portò il primo uomo sulla Luna. Tutto questo lo appassionò, ma non era affascinato dalla parte tecnologica e meccanica, ma da tutta la ricerca che stava dietro a questo progetto.
Nel 1969 debutta in televisione con un programma tutto suo e con il quale è riuscito a conquistare una grande parte del pubblico italiano. Stiamo parlando de il futuro nello spazio il cui tema principale erano proprio le missioni Apollo. Già con questo programma, Angela ottenne grandi consensi, ma il vero successo lo ottenne con Quark con cui ottenne grandi riconoscimenti anche da parte della critica.
Di cosa soffriva Piero Angela?
Piero Angela quest’anno avrebbe compiuto 94 anni, ma ad agosto dell’anno passato ci ha lasciato per sempre. La sua morte ha lasciato un vuoto incredibile non solo nei cuori dei familiari, ma anche di tutti gli italiani che non vedevano l’ora di ritrovarlo in televisione nelle sue trasmissioni interessanti e mai noiose. Lo hanno soprannominato più volte come il re della divulgazione scientifica ed è riuscito a coinvolgere non solo un pubblico più adulto e maturo, ma anche ragazzi. Non è mai stata rivelata la vera causa della morte, ma grazie ad una sua lettera di qualche tempo fa ci aveva svelato qualche informazione.
Infatti, aveva dichiarato di soffrire di discopatia, ossia una brutta alterazione dei dischi intervertebrali che, ovviamente, causano molta sofferenza. Nella lettera appena citata aveva infatti spiegato che la patologia gli faceva percepire i 90 anni se rimaneva in piedi a lungo, ma ne sentiva 45 se rimaneva seduto. Se ci pensiamo bene, non ha mai fatto trapelare nulla e quindi si presume che si tratti di una malattia puramente fisica e non cognitiva. Tanto è vero che ha condotto il suo programma fino all’ultimo e con estrema lucidità.