Il Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” ha scritto una lettera agli operatori turistici della Divina per chiedere il supporto degli stessi per dire no al depuratore che dovrebbe essere realizzato in zona Demanio nel comune di Maiori.

Si tratterebbe di un impianto a servizio di 6 comuni: Maiori, Minori, Atrani, Tramonti, Scala e Ravello. L’alternativa proposta dal comitato è quella di una condotta sottomarina che andrebbe a collegarsi direttamente con il depuratore di Salerno.

Sulla questione è intervenuto Salvatore Gagliano, storico albergatore della Costiera Amalfitana e punto di riferimento per l’intero settore: “Ritengo legittime le preoccupazioni esposte dal comitato – sottolinea Salvatore Gagliano – Nel corso degli anni ci sono state condotte sottomarine che non hanno funzionato come avrebbero dovuto ma parliamo di opere realizzate decine di anni addietro. Con la tecnologia di oggi certamente quella della condotta sottomarina sarebbe la soluzione migliore. Anche perchè i recenti interventi fatti ad Amalfi non hanno dato grossi risultati, visto che in prossimità dell’arrivo ad Amalfi quasi sempre c’è un odore nauseante che sicuramente non restituisce una buona immagine, anche in considerazione dei migliaia di turisti che ogni anno vi approdano”. Gagliano si augura che si possa trovare una soluzione alternativa per far si che il patrimonio ambientale della Costiera Amalfitana possa essere tutelato:” Se si riuscisse ad ipotizzare una soluzione meno invasiva e che dia qualche sicurezza in più rispetto alla costruzione e installazione di un mastodontico impianto, credo sia la cosa migliore per la Costiera Amalfitana. Noi viviamo di paesaggio e di mare pulito, per questo motivo abbiamo la necessità di tutelarli. E’ una risorsa che non ci possiamo permettere di rovinare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanna Cimini, storica albergatrice di Maiori che dirige il Reginna Palace Hotel: “Mi auspico ci si possa ravvedere sulla questione del depuratore. Io credo molto al discorso della condotta sottomarina, magari potenziando il sistema già esistente da collegare con il depuratore di Salerno, così come ha già fatto Cetara. Credo che una soluzione di questo tipo sia meno invasiva, oltre a richiedere l’utilizzo di meno risorse che potrebbero essere sfruttate per altri interventi”. Ha suscitato molte polemiche a Maiori anche il fatto che l’impianto debba diventare il centro di depurazione per molti comuni della Costiera, come sottolinea anche Giovanna Cimini: “Maiori sarebbe sicuramente il comune che avrebbe la peggio, rischiando di essere totalmente deturpata. Senza dimenticare il grande impatto ambientale che avrebbe un depuratore di queste dimensioni. Sarebbe il caso di puntare l’attenzione su altri problemi quale quello del ripascimento del litorale che il tempo e l’erosione ci stanno portando via”.